VENERDI 1 MAGGIO 2020
Congiunzioni Ribelli / Forti Connessioni
CSOA Forte Prenestino
34 Anni di Occupazione ed Autogestione
38° Festa del Non Lavoro
Dalle 10 in poi su Radio Forte! http://radio.forteprenestino.net/
Niente è più come è stato
Questo 1° maggio 2020 verrà celebrato in modo singolare multiplo
E' un primo maggio che vogliamo dedicare a Salvatore Ricciardi e a tutta la lotta all'interno e all'esterno delle carceri. Questa condizione di forzata quarantena ci ha dato un assaggio di cosa voglia dire vivere in una gabbia e ha aggravato enormemente le condizioni di chi in una gabbia già ci vive. Il mondo che si sta preparando è l'apoteosi del patriarcato, del capitalismo, del liberismo e del neocolonialismo che allargano la forbice sociale e fagocitano qualsiasi possibilità di vivere la vita in modo diverso dal modello produci-consuma-crepa.
Oggi non è un opinabilissimo decreto legge che ci impedisce di riunirci, non è la minaccia autoritaria delle forze dell'ordine inclini all'abuso di potere che non ci fa stare vicini, non i droni che ogni giorno da due mesi sorvolano le nostre città. Non è l'adesione a un vuoto senso di responsabilità nazionale che ci ferma dal riunirci insieme.
La nostra scelta è condizionata dalla cura che mettiamo nelle relazioni e nelle pratiche. Dalla necessità di trovare metodi e sistemi per confrontarci e confortarci nel rispetto per chi è più fragile, di chi non è sopravvissuto e nel rispetto del lutto di chi non ha potuto accompagnare i propri cari. Ora è il momento di osservare, di ascoltarci e di inventare modi nuovi per dare voce e significato alle nostre esigenze. E' il momento di immaginare e costruire un mondo che sia diverso dalla realtà che ci ha portato a questa crisi.
Non dimentichiamo che l'anno scorso eravamo in corteo per le strade di centocelle in migliaia dopo gli attacchi alla Pecora Elettrica. Non vogliamo tornare alla normalità, perchè la normalità era il problema.
Non vogliamo tornare alla normalità dello sfruttamento degli umani, degli animali e dell'ambiente in nome di un progresso che non ha mai coinciso con un reale benessere per nessuno, mentre questo modello è la risposta che nel bel paese viene data alla crisi sociale economica e esistenziale del COVID-19.
Mentre le persone da un giorno all'altro si sono ritrovate chiuse in casa, senza poter lavorare né avere accesso ad altre forme di reddito, mentre i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze si sono ritrovate da un giorno all'altro senza la scuola, senza la socialità, senza le attività all'aria aperta, mentre nelle case di riposo venivano lasciate a morire centinaia di persone anziane, abbiamo visto sparire anche quello spettro di democrazia in cui credevamo di vivere. Diritti annullati, possibilità di critica 0. Manganellate, arresti arbitrari, rivolte nelle carceri sedate nel sangue. Intanto le catene di montaggio continuavano a funzionare e ad arricchire lobbisti industriali e i media ci trasformavano in delatori incitando la popolazione a subire acriticamente le norme, anche le più assurde e a comportarsi da sceriffi denunciando i vicini. Si è rimessa sulle spalle delle sole famiglie la cura dei minori, dei diversamente abili e delle persone malate.
Vogliamo ripartire da una visione femminista del futuro che metta al centro l'importanza della persona e che veda l'economia come mezzo e non come il centro della vita politica.
Vogliamo ripartire da un mondo che esalti le naturali attitudini e inclinazioni di qualsiasi essere umano.
Vogliamo ripartire in un mondo in cui sia garantita una vita dignitosa a tutte e a tutti, dove sia garantito il diritto per gli ammalati di curarsi adeguatamente, il diritto per i bambini e le bambine di giocare e mescolarsi fra loro.
Vogliamo che le piccole realtà agricole possano crescere rigogliose.
Vogliamo un ripensamento del trasporto pubblico nelle città e investimenti seri e strutturali nella sanità e nella scuola.
Mentre la forbice della disuguaglianza aumenta sempre più, i danni economici sociali e psicologici di questa clausura li pagheranno come sempre i più deboli e più esposti.
Per queste ragioni tutte le cose che facciamo al CSOA Forte Prenestino, dai festeggiamenti del 1° maggio alle attività di ogni giorno, sono pratiche diametralmente opposte al distanziamento sociale, proprio esattamente tutto ciò che in caso di pandemia non si potrebbe fare. Ed è paradossale oggi dover accettare queste condizioni, perché senza mescolarsi e senza contaminarsi non è possibile vivere.
In questo tempo sospeso non siamo stat* ferm*, abbiamo lavorato sottotraccia, sviluppando il progetto Radio Forte e supportando le attività della Libera Assemblea di Centocelle. La LAC, assemblea di quartiere, attraverso il progetto GAM (Gruppo Appoggio Mutuo), si è organizzata per portare un aiuto concreto (cibo, medicine, assistenza psicologica e legale) a chi nel quartiere ne ha bisogno: un intervento, dal basso e autogestito, che ha l'obbiettivo di costruire una comunità resistente basata su legami solidali e di mutuo appoggio affinché nessuno resti indietro.
Oggi per celebrare il 34° compleanno del Forte Prenestino e la 38° Festa del Non Lavoro, per sentirci vicine anche se lontane, per non smettere di essere delle visionarie e di raccontarci le nostre storie...
Dalle 10 in poi sintonizzatevi su Radio Forte per celebrare insieme a noi! http://radio.forteprenestino.net/
Inviate un messaggio vocale a Radio Forte [https://t.me/RadioForte_Primo_Maggio] raccontandoci in non più di 15 secondi il vostro 1° maggio ideale. Raccontateci quello che avreste voluto fare oggi nel mondo che vogliamo costruire: i baci che avreste voluto dare, la musica che vorreste ballare, insomma raccontateci il vostro 1° maggio immaginato!
Perché se immaginiamo tutte e tutti insieme e condividiamo le visioni la nostra immaginazione diventa realtà!
Buon Compleanno CSOA Forte Prenestino!
Buona Festa del Non Lavoro a tutte e tutti!
Post in evidenza
venerdì 1 maggio 2020
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento