L'Albana è un vitigno italiano a bacca bianca coltivato principalmente in Emilia-Romagna.Al vino ottenuto dall'uva, l'Albana di Romagna, è stato assegnato per la prima volta lo stato DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita) nel 1987. L'uva produce vini dai colori intensi e si pensa possa essere imparentata con il Greco di Tufo.
La storia di questo vitigno non è chiara si confonde nelle leggende; si ritiene che fu introdotto nella regione dagli antichi romani. Il nome Albana si riferisce al colore dell'uva (Albus significa bianco in latino).
Nel XIII secolo Pietro de' Crescenzi nel suo famoso trattato sull'agricoltura, descrive l'Albana come "un vino potente con un gusto eccellente, ma allo stesso tempo facile da conservare". [2] Nel XVIII secolo, un agronomo di Bologna, Vincenzo Tamara, menzionò questo vitigno.
Alcune denominazioni dell'Albana: Albana a Grappo Longo, Albana a Grappolo Fitto, Albana a Grappolo Lungo, Albana a Grappolo Rado o Gentile, Albana dell'Istria (?), Albana della Forcella, Albana di Bertinoro, Albana di Bologna, Albana di Forli, Albana di Gatteo, Albana di Lugo, Albana di Montiano, Albana di Pesaro, Albana di Romagna, Albana di Terra Del Sole, Albana Gentile, Albana Gentile di Faenza, Albana Gentile di Ravenna, Albana Grossa, Albano, Albanone, Albuelis, Biancame Sinalunga, Forcella, Forcellata, Forcellina, Forcelluta, Raccia Pollone, Ribona, Riminese e Sforcella
“Albana: sentite che sillabe liquide, che suono di terra lontana, con quelle tre A che per pronunciarle dovete atteggiare la bocca nello stesso modo che per afferrare l’orlo del bicchiere, con quella elle lunga come una lunga bevuta. Albana, Albana, conosco gente che ci s’è inciuccata solo a ripeterne il nome”
P. Monelli – Il Ghiottone Errante -1935
P. Monelli – Il Ghiottone Errante -1935
Il Marta Valpiani Bianco proviene da una vecchia vigna di Albana di oltre 30 anni che abbiamo in gestione, situata nel comune di Terra del Sole a 170 metri. L’Albana è storicamente presente nella zona di Castrocaro e di Terra del Sole da sempre, sebbene, purtroppo, negli anni vi sia stato un abbandono del vitigno a favore dei vitigni internazionali. Il terreno è prevalentemente calcareo e con argille chiarissime con presenza di scheletro, probabilmente anticamente era la sede del fiume Montone, e dona al vino un’intensa mineralità, profondità e ampiezza aromatica.
Il Marta Valpiani Bianco non è sicuramente l’idea di Albana che tutti noi abbiamo, ma è la mia idea di Albana, senza sovramaturazioni in pianta, senza macerazioni, in quanto la trama tannica è già naturalmente presente, perchè volevo un vino che mi rappresentasse e che sentissi mio, un vino con un’acidità squillante e affilata, e raccogliendola a partire da fine agosto o ai primi di settembre ho voluto sottolineare questo aspetto del vitigno dall’inesauribile tenacia e dalla forte verve acido-sapida.
Per la nuova etichetta del Marta Valpiani Bianco ho scelto il fiore dell’hemerocallis o bella di giorno o per un giorno, come scritto in precendenza qui, il nome di questa liliacea è di origine greca. È un nome composto dalle parole hemèra = un solo giorno e kalos = bello poiché i fiori hanno un’esistenza effimera si aprono al mattino e muoiono la sera stessa. In contrapposizione alla breve vita dei fiori, il loro significato è: io persevero o carpe diem rappresentano cioè la mia visione del far vino, di non mollare mai nonostante tutto.
Your face would look better between my legs. Click here and Check me out i am getting naked here ;)
RispondiElimina