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martedì 27 ottobre 2020

SEMINARIO PERMANENTE LUIGI VERONELLI: Scrivere di vino in tempo di pandemia

 



Dopo le anticipazioni sui premi assegnati dalla Guida Oro I Vini di Veronelli 2021, pubblichiamo l’introduzione al volume firmata da Andrea Bonini, direttore del Seminario Permanente Luigi Veronelli

Quando il nipote di nostro nipote taglierà un vecchio frassino nel bosco di famiglia, troverà un cerchio più scuro nella sezione del tronco. Chissà se riconoscerà la traccia dell’anno che stiamo vivendo, se gli racconteranno l’origine di quella cicatrice imprigionata nel legno.

Il 2020 non si è ancora concluso ma non è difficile prevedere che resterà a lungo, se non negli alberi, nella memoria e nei pensieri di ciascuno. Qualcosa di molto peggio di una vendemmia mediocre: una vicenda collettiva, una “tempesta di storia” che ha scosso in modo profondo e violento la nostra vita. Ora che la Guida Oro I Vini di Veronelli 2021 sta per andare in stampa, le nubi non si sono affatto diradate, né sappiamo quando e come lo faranno. È già evidente, però, che il mondo in cui viviamo non è più lo stesso.

Riprenderemo ciò che la pandemia ha interrotto? Le nostre abitudini torneranno lentamente al loro corso usuale, come un fiume che ha temporaneamente esondato? Stiamo davvero diventando migliori, come molti hanno detto e scritto? Di certo, malgrado i rassicuranti disegni alle finestre, non è andato affatto “tutto bene”.

Se è vero che un incendio può distruggere una foresta in poche ore, è altrettanto vero, purtroppo, che ad ogni frassino servono dodici mesi per creare un anello di più. E comunque, dopo il disastro, ricomporre la propria personale e verdeggiante chioma non può essere l’unico obiettivo di un albero, perché il bosco non è una somma di piante.

Servono idee chiare. Ad esempio, riconoscere che ciò di cui abbiamo avuto estremo bisogno nell’emergenza dovrebbe essere la priorità dei nostri momenti sereni. La salute, l’istruzione, il cibo e la casa, gli affetti e le relazioni sociali. La capacità di rispondere a bisogni primari garantendo diritti (termine quasi imbarazzante da scrivere, tant’è desueto) non è forse il metro con cui possiamo valutare l’adeguatezza di un’organizzazione sociale e i comportamenti dei singoli?

Il Seminario Permanente Luigi Veronelli, associazione senza scopo di lucro che redige e pubblica la Guida Oro, ha sede in Lombardia, a Bergamo, città in cui il nostro Fondatore ha vissuto e operato. Un territorio che ha attraversato in modo particolarmente violento e doloroso l’epidemia da covid-19. Molti di coloro che hanno lavorato a questo volume vivono nei comuni che hanno avuto un’incidenza di contagi tra le più elevate a livello nazionale e la nostra sede operativa, con magazzino e sala di degustazione, è ad Alzano Lombardo, cittadina della valle Seriana parte della cosiddetta “mancata zona rossa” su cui la magistratura sta attualmente indagando.

Ci risiamo: anche quest’anno la Guida Veronelli si apre con parole che rischiano di risultare fuori luogo a chi è “semplicemente” alla ricerca di un produttore sconosciuto o di un nuovo vino. Urge, immediata, la rassicurazione: protagonisti delle prossime pagine saranno, come sempre, i territori, i vitigni, le annate, gli uomini e le donne del vino, con le etichette che amiamo e frequentiamo spesso e le novità che ci hanno sorpreso e incuriosito.

Sarebbe bene, però, cominciare a insospettirsi, magari solo per un attimo, di coloro ai quali la parola “sensibilità” richiama solo virtuosismi percettivi al gusto e all’olfatto. In primo luogo, perché se intendessimo il vino ed il cibo come puri spazi di golosità privata non avremmo capito nulla del pensiero e dell’opera di Luigi Veronelli. Inoltre, una guida è, per definizione, un’impresa collettiva che nasce dalle energie di più persone e che ospita, nelle sue pagine, migliaia di aziende, con i relativi titolari, collaboratori e clienti (non a caso lo si chiama “mondo del vino”). Per noi non è pensabile, quindi, raccontare luci ed ombre vitivinicole a prescindere da quanto accade a livello sociale, estraniandosi da ciò che, tra l’altro, è parte integrante delle dinamiche economiche e dell’evoluzione del gusto.

Durante la realizzazione della Guida Oro I Vini di Veronelli 2021 momenti di oggettiva difficoltà sono stati superati grazie alla professionalità e all’impegno dei Collaboratori, cui va il ringraziamento del Seminario Veronelli e del sottoscritto. Ecco perché siamo ancora più orgogliosi, quest’anno, di presentare puntualmente il nostro ritratto del vino italiano, di consentire l’incontro tra le produzioni di elevato impegno qualitativo e gli operatori, gli appassionati più sensibili e competenti.

Questi lunghi mesi vedono il settore dell’accoglienza e i pubblici esercizi in estrema sofferenza, con ripercussioni dirette e drammatiche sulle imprese alberghiere e ristorative, la cui piena ripresa appare ancora molto lontana. La chiusura e la ridotta attività degli operatori del segmento ho.re.ca. ha conseguenze altrettanto drammatiche sul settore agroalimentare e, in particolare, sulle migliori aziende vitivinicole che hanno in questo canale un interlocutore commerciale imprescindibile.

Altro fenomeno che caratterizza quest’anno travagliato è la decisa crescita del commercio online di vino: la pandemia pare aver sbloccato una situazione che vedeva l’Italia un poco arretrata rispetto ad altri paesi europei, quanto a volumi e valori.

Da una parte, quindi, abbiamo il temporaneo indebolirsi della funzione di selezionatore, di mediatore, spesso anche di educatore svolta dal ristorante e dall’enoteca; dall’altra aumentano le occasioni di accesso diretto e individuale del consumatore al vino attraverso il commercio elettronico. Nello spazio che si apre tra queste due tendenze riteniamo sia ancora più importante la presenza di una critica enologica affidabile, soggetto terzo e indipendente: svolgere con maggior efficacia e maggior senso di responsabilità questo ruolo è uno dei contributi che la nostra Associazione può dare per un presente e un futuro più civili.

A tal proposito, l’edizione 2021 presenta molteplici novità. La prima, la più vistosa, il rinnovamento grafico che ha toccato anche la nostra copertina, esito di un cambiamento “di sostanza” promosso progressivamente, anno dopo anno. La seconda, più importante, è l’ingresso nel team dei Curatori di una nuova e competente figura: Andrea Alpi, collaboratore storico del Seminario Veronelli, di cui è Responsabile formazione, Sensory Project Manager accreditato presso la Società Italiana di Scienze Sensoriali, gastronomo e sommelier. A lui sono stati affidati gli assaggi di tre importanti regioni: Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Marche. 

Nella prospettiva di rendere ancora più puntuale e approfondita la conoscenza dei territori, delle aziende e dei vini da parte di coloro che sono chiamati a raccontarli, Marco Magnoli ha svolto, per la prima volta, anche le degustazioni relative all’Alto Adige – Südtirol; mentre fondamentale è stato, come sempre, l’apporto di Gigi Brozzoni e Alessandra Piubello nelle regioni di competenza.

Continua il lavoro di perfezionamento della nostra simbologia: i Lettori più attenti noteranno, nei vini, una più precisa indicazione della tipologia e la comparsa di un simbolo per quelli realizzati senza aggiunta di solfiti.

Altra novità è la creazione di un nuovo ruolo all’interno della nostra Redazione: da quest’anno la Guida Veronelli si è arricchita di alcune valide firme che, coordinate da Simonetta Lorigliola, hanno curato i testi di presentazione aziendale, dando approfondimento ad alcune interessanti realtà. Si tratta di un primo passo: nelle prossime edizioni il racconto si farà ancora più ampio e capillare.

Dietro le quinte, ovvero ciò che non viene stampato ma che determina la qualità del nostro lavoro, prosegue l’ottimizzazione del metodo di degustazione e valutazione Seminario Veronelli. È il cuore del nostro servizio al settore vitivinicolo e al Lettore, oltre che la base della nostra credibilità: una priorità assoluta anche per gli anni a venire.

Ai vignaioli che ci hanno confermato la loro fiducia, agli operatori del commercio, ai ristoratori, agli enotecari e, infine, a tutti coloro che amano la vite ed il vino vanno la nostra sincera vicinanza e l’invito veronelliano ad alzare i calici per festeggiare la vita. 

FONTE: Andrea Bonini
Seminario Permanente Luigi Veronelli


http://www.seminarioveronelli.com/2020/scrivere-di-vino-in-tempo-di-pandemia/?fbclid=IwAR1aKwV9-ZeMVWGXt2-SFR1Cp-S_V3FfY2HUb92skrVeT0Vc08KhQZCavOA


venerdì 23 ottobre 2020

Cantine del Castello di Conti Elena, Anna e Paola - Nel centenario della nascita di Gianni Rodari ci presentano 'Romoletta'

 


Nel giorno del centenario della nascita di Gianni Rodari, vi presentiamo ”Romoletta”, un nuovo vino rosso.🍷

Anticonvenzionale, come il personaggio di Rodari, questo vino prodotto in sole 451 bottiglie nasce dalla curiosità di vinificare una delle uve caratterizzanti le doc dell’alto Piemonte.


http://www.castelloconti.it/

giovedì 22 ottobre 2020

Azienda Agricola Crocizia - Pastorello di Langhirano (PR)

 


😍Crocizia😍
Pet Nat passion! Rustico, vivo e con dentro tutta la naturalezza dei luoghi da dove proviene.
Nasce dalla vinificazione delle uve delle vigne di Crocizia più piccole e disperse nell'appennino. Sono piccolissime parcelle ad uso familiare precedentemente curate da persone ormai anziane e che adesso risplendono di nuova luce grazie al mitico Marco! Infatti rischiavano di essere abbandonate e per valorizzarle è stato deciso di creare questo vino dove tutte le uve rosse vengono vinificate insieme con una breve macerazione sulle bucce. 

http://www.crocizia.com/?marcaurelio

Marco Rizzardi - 329.4249222 - marco.rizzardi@crocizia.com
Sara Rizzardi - 339.6405613 - sara.rizzardi@crocizia.com
Serena Gualtieri - 349.2254030 - info@crocizia.com

Istanze ecologiste sconfitte su tutta la linea a Bruxelles. Prende forma una politica agricola tutta a favore delle lobby


La riforma della Politica agricola comune che sta per essere votata a Bruxelles non accoglie praticamente nessuna delle istanze sostenute dai movimenti ecologisti e dai Verdi. Secondo Greenpeace così concepita la riforma significa una resa su clima e ambiente. Anche il commissario Ue Janusz Wojciechowski, esprime perplessità sulla compatibilità delle modifiche con le politiche ambientali europee. Soddisfatta invece la ministra Teresa Bellanova e le associazioni dei grandi coltivatori.
Vincono l’agricoltura intensiva e la lobby dell’agrobusiness. Nessun tetto massimo alla densità di animali per ettaro negli allevamenti intensivi le cui sovvenzioni, almeno per ora, restano invariate. Nessun budget specifico per proteggere la biodiversità sui terreni delle aziende agricole con stagni, siepi e piccole zone umide e, per rimanere in tema, addio all’obbligo di almeno il 10% dei terreni agricoli dedicati alla biodiversità. E viene persino abolito il divieto di arare e convertire i prati permanenti nei siti della rete Natura 2000 (aree protette), dove gli agricoltori potranno ricevere sovvenzioni per trasformare in campi agricoli le zone umide tanto preziose per la fauna selvatica. Mentre l’Europa e il mondo intero sono distratti dalla pandemia, prende forma la riforma della Pac (Politica agricola comune) e, anche se si aspetta il voto finale che dovrebbe arrivare entro questa settimana, assomiglia sempre meno a quella disegnata dalla Commissione europea con la strategia ‘Farm to Fork’ e che doveva essere parte integrante del Green deal europeo. “Mentre i media parlavano di ‘nomi di hot dog vegani’ – ha commentato l’attivista Greta Thunberg, citando un tweet di Greenpeace – il Parlamento europeo ha avallato 387 miliardi di euro per una nuova politica agricola che, in pratica, significa arrendersi su clima e ambiente”.
L’approvazione nella notte– La plenaria dell’Eurocamera ha approvato nella notte un primo gruppo degli emendamenti presentati sui tre testi della riforma (arrivati a quota 1.942), respingendo le proposte della Commissione ambiente del Parlamento Ue di tagliare i sussidi per il sistema degli allevamenti intensivi o di aumentare sostanzialmente i finanziamenti per le misure ambientali. Dopo aver bocciato il primo emendamento posto al voto, infatti, quello che mirava a bloccare il processo di riforma della Pac, anche per contrastare gli effetti del maxi-emendamento frutto dell’accordo fra i tre maggiori gruppi politici europei, il Partito popolare europeo (Ppe), i Socialisti e Democratici (S&D) e Renew Europe (Liberali) ha poi votato a favore dei cosiddetti ‘emendamenti di compromesso’. Nel frattempo, dopo oltre 2 anni di negoziati, al Consiglio dei ministri dell’Agricoltura svoltosi in Lussemburgo, gli Stati membri europei hanno raggiunto un accordo generale sulla Politica agricola comune post 2020, accordo che andrà ora negoziato in trilogo con la Commissione e il Parlamento europeo (dopo l’approvazione definitiva del testo). Il trilogo dovrebbe iniziare presto, sotto la presidenza tedesca del Consiglio europeo, per concludersi all’inizio del 2021.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/21/istanze-ecologiste-sconfitte-su-tutta-la-linea-a-bruxelles-prende-forma-una-politica-agricola-tutta-a-favore-delle-lobby/5974827/?fbclid=IwAR3RZbwiE0IFiBDigtAG8Kki007QO-mbTzLVyqCUexdJNieSS3hew5B0G6g


( Fonte: Il Fatto Quotidiano)

martedì 20 ottobre 2020

SICILIA - MENFI - AG- La generosità del DONO, nonostante la crisi, di Marilena Barbera A FAVORE DELL'ASSOCIAZIONE WALDEN ONLUS DEDICATA AI BAMBINI AUTISTICI


Nonostante la crisi incalzante, nonostante l'invenduto, nonostante due dipendenti che ha riassunto poiché da mesi scoperti di cassa integrazione, la generosità di Marilena non si ferma.
 Anche per questo è un'amica di LIETI CALICI!

Donate, per una causa giusta!

Un altro giorno di etichette per una buona causa!
#Ciatu #Alicante è il vino che ho dedicato ai bambini autistici in associazione con l'Istituto Walden ONLUS.
Per saperne di più, e per donare qualsiasi importo per sostenere l'Istituto Walden e il suo progetto, visita
Grazie!

 

lunedì 19 ottobre 2020

'IL VINO DELLA QUERCIA' DI NANDO SIMEONE. UN SANGIOVESE NATURALE IN PUREZZA...

 


Nando Simeone è uno Psicologo della Farmacap Romana. Sindacalista,  già Vice Presidente del Consiglio  Provinciale di Roma. Militante della Pantera. Ha Scritto diversi saggi sia sulla Pantera, sia su Rosa Luxemburg.  Insomma non un Vignaiolo tradizionale, che vive o ha vissuto di  vino, ma che il Vino ha sempre fatto parte della sua tradizione familiare. 

Almeno  da due generazioni appartiene ad una famiglia di tradizioni contadine, che da  sempre producono vino, in modo naturale. E Nando ha ereditato questa tradizione prima da suo Nonno, poi da suo Padre. Una tradizione orale che Nando ha deciso di dover continuare per non interrompere un' usanza familiare, che va avanti da oltre mezzo secolo. 

Da quest'anno ha deciso di far conoscere il suo Vino, che non è in vendita ma che regalerà (da Buon Compagno Militante quale è sempre stato) agli amici o metterà a disposizione di feste ed iniziative politico - culturali. 

Il Vino è un SANGIOVESE in purezza, con fermentazione naturale, senza aggiunta di alcun additivo chimico, nè in vigna, nè in cantina.  Fermentazione naturale, come da tradizione. Un grado alcolico che raggiunge i 13,5°. Quindi un vino corposo e direi da meditazione. Il nome del vino si chiama ' VINO  DELLA QUERCIA', e viene prodotto in un antico vigneto nella Terra della Bassa Ciociaria a S.Apollinare contrada Giunture. 

Per la prima volta Nando, ha deciso che imbottiglierà il suo Vino per portarlo in giro e  farlo bere ad Amici e Compagni, dando il vero valore che dovrebbe avere il vino: quello della Relazione e della Convivialità! Quindi, aspettiamo presto di poter brindare al nuovo progetto garagista de 'Il VINO DELLA QUERCIA' di Nando Simeone. Un vino naturale e artigianale, così come  dovrebbero essere tutti i veri vini che rispettano l'ambiente, la natura e la biodiversità.


Epifanio Grasso  -  LIETI CALICI


domenica 18 ottobre 2020

Gli autori de 'I RACCONTI DEL VINO'

 


L'autrice della copertina è Cassandra Juliette WainHouse, 

Nata in Francia nel 1960, dopo studi d'arte e pedagogia  in Francia, America ed Inghilterra, la pittrice svolge la sua attività artistica per 30 anni in Italia, in particolare a San Gimignano, in Toscana, con il suo atelier dal 1992 al 2012. I suoi quadri vengono apprezzati da collezionisti di tutto il Mondo e entrano a far parte di moltissime collezioni private negli USA e in Europa. Espone numerose volte in Finlandia e a  Boston e New York. Più recentemente, con la collaborazione con “Europe's Art Gallery” di Bruxelles, è presente in Bahrain sia individualmente che come partecipante al progetto “ Women in Art for Peace” . Dal 2015, pur esponendo molto in Italia, principalmente in provincia di Varese e nella città di Firenze, collabora con varie gallerie francesi e, ultimamente, anche con le svizzere "Galerie Belimage" e “NdF Gallery” 



- Pablo Echaurren,

Artista e fondatore della rivista Carta, sulla quale ha tenuto una rubrica con Gino Veronelli; autore, tra le tante opere realizzate, della copertina di ‘Porci con le Ali’;

 

- Paolo Capodacqua

(Avezzano29 giugno 1961) è un chitarrista italiano, autore di musiche e canzoni per il Teatro e traduttore e interprete di Georges Brassens. Autore, a partire dal 1992, di musiche per bambini, in alcuni casi tratte dalle opere di Gianni Rodari, ha collaborato con diversi artisti: Gianni D'EliaAngelo FerracutiUgo RiccarelliDavid RiondinoJarmila OčkayováStefano Tassinari e Marco Moschini, ma soprattutto Claudio Lolli, con il quale è stato diverse volte in tour in giro per l'Italia.

 

-Dario Biagetti,

Enologo e fondatore insieme alla sua Compagna Gabriella Rubino, dell'associazione #ENOIZE che promuove incontri sui vini naturali e percorsi di conoscenza al vino fatti di amicizia e amore;

 

- Massimo Coen Cagli

 Fundraiser. Direttore scientifico della scuola di fundraising di Roma;

 

- Domenico Musolino

Ingegnere Civile, lavora in tutto il Mondo, appassionato di vino. Impegnato, da quando la 'ndrangheta gli uccise il fratello, perché si rifiutò di pagare il pizzo, in tutte le iniziative antimafia. Cura un BLOG molto frequentato;

 

- Giovanni Caruso

 Vice Direttore dei Siciliani Giovani. Nasce fotografo e collaboratore di Pippo Fava;  ha fotografato il Chiapas, e tanto altro nei suoi giri per il Mondo. Gli ultimi suoi scatti risalgono a Genova nel 2001, prima che perdesse definitivamente la vista. Ma continua la sua Battaglia a Catania, contro le mafie, con le sue inchieste e gestendo Il GA.PA. (un centro di aggregazione giovanile ) nel quartiere di S. Cristofaro;

 

- Giovanni Abbagnato,

Fondatore di 'LIBERA TERRE' Palermo. Attivista e militante contro le mafie ed in generale, contro lo stato di cose presenti. Un Compagno che trovi sempre quando lo cerchi, per darti sempre una mano;

 

- Andrea Barbadori,

dopo aver girato il Mondo, si è fermato a Numana, nelle Marche. Fondatore di una cooperativa agricola che si è specializzata sulla potatura free climbing. Musicista ed attivista politico;


- Riccardo Orioles

 fondatore con Pippo Fava de 'I Siciliani', capo redattore di Avvenimenti. Continua la sua battaglia contro le mafie con la rivista e il sito 'I Siciliani Giovani' di cui mi onoro di collaborare;

 

- Novella Aurora Spanò 

nasce a Messina. Dopo la Maturità classica consegue la laurea in Lettere Moderne (Dip. Italianistica e Spettacolo) presso l’università “La Sapienza” di Roma. Autrice e regista di documentari e video, si occupa di comunicazione audiovisiva. Pubblicista dal 2008. Vive a Roma;

 

- Paolo Ferrero

 Nato a Torino, Paolo Ferrero lavora da oltre vent’anni nell’ambito del mangiare e Bere professionale: come ristoratore, guida turistica ed eno-gastronomica, giornalista e scrittore.

- Renato Orlando

 Dal 1982 nel campo della ristorazione e del vino, prima col Puntazzo a Ginostra (Stromboli), poi con Le Due Sorelle, osteria ed enoteca di Messina. Ha collaborato con il Bouchon e con La Tovaglia Volante a Messina. Appassionato di Mare, Monti e Vino, ...ne scrive e tiene corsi...

 

- Emanuele Patti

è ora formatore presso una scuola di formazione professionale che sforna cuochi e meccanici in una periferia di Milano. Nella vita precedente era un dirigente associativo del terzo settore. Ama scrivere e lo fa tra un bicchiere di vino, una lezione di diritto e un palleggio con i suoi minicestisti perché è anche istruttore di minibasket.

- Fabrizio Scibilia,

Insegnante, educatore, giornalista, avvocato pentito, attivista politico, fondatore e socio di una cooperativa sociale, e tantissimo altro ancora. I suoi punti fermi: Danilo Dolci, Don Lorenzo Milani e Gianni Rodari

- Mirna Rossi nasce il 31 Marzo 1969 a Bergamo da genitori romagnoli, dopo gli studi apre una azienda di produzione abbigliamento da bambini. Nel 1996 decide di lasciare la Lombardia per trasferirsi a Ravenna dove ancora dimora. Appassionata da sempre di vino e del mondo che lo avvolge, nel 1999 scrive con un Wine writer un libro sul mondo enológico cileno. Attualmente mamma di 3 figli di cui 2 gemelli che la occupano a tutto tondo;

 

- Giuseppe Celi

nato a Barcellona P.G.nel lontano 1970, innamorato della propria famiglia, vive e lavora a Milazzo. Ha collaborato con le associazioni culturali "Fumettomania Factory" e "Il Promontorio". Appassionato di fumetti, cinema e musica, ama da sempre scrivere, soprattutto poesie che con amorevole cura custodisce. Il suo motto: Crede che il giorno in cui a tavola non troverà più una buona bottiglia di vino, quello sarà un giorno triste;


 - @Marazico:

Viene definito il “Trilussa del web”: parliamo di Marazico (all’anagrafe Andrea Reali, classe ’61), poeta (per diletto) romano attivissimo sui social e non solo, che nel 2015 ha creato la pagina Facebook “Marazico” e che è protagonista di spettacoli di stornelli e monologhi dal vivo. Ora Longanesi porta in libreria la sua prima raccolta di poesie, Er mestiere der poeta;


-Victoria Vacis,

Nasce il giorno di Halloween 1991, a Bergamo. Appassionata di cinema e di tutto ciò che riguarda l’arte, segue la sua indole creativa e si laurea nel 2017 alla IULM di Milano in comunicazione, media e pubblicità. Tenta la carriera in quest’ultimo ambito con uno tirocinio di un anno alla TBWA di Milano, conclusasi nel febbraio scorso. Durante quel periodo scrive molte poesie e qualche racconto, approfittando del lockdown per dare sfogo alla sua creatività. Attualmente è in cerca di ispirazione;

- Loris Antonelli

Appassionato di vino, sommelier per gioco, bevo quello che riesco a sudare nei chilometri corsi per parchi e città. Radicato a Quadraro come se ci fossi nato mi ricordo che sono molisano solo davanti a caciocavallo e Tintilia- Vent'anni di militanza sociale e culturale ogni tanto racconto gli incontri con i vignaioli e i buoni bicchieri nella pagina Resistenze Naturali Sogno una vigna vecchia, piccola, vista mare, con una piccola casa, ma la terra è bassa, dicono, e per vivere in campagna non sono mai pronto;

 

- Tonino Cafeo Nato a Messina nel 1969, ha studiato lettere moderne nella sua città per occuparsi poi di comunicazione e informazione. Giornalista dalla fine del secolo scorso, ha scritto per Liberazione, Carta, Il Manifesto, i Siciliani/Giovani, Left. Dopo anni trascorsi a occuparsi di cronaca e politica è tornato agli interessi dell’università: la letteratura, il cinema e il teatro. Ha studiato drammaturgia con Tino Caspanello e scritto sceneggiature. Fra i lavori che ha contribuito a realizzare, il documentario C(o)asa Nostra- storia di una rigenerazione urbana (2016) e il corto Il Stupro (2018)

- Mario Bianco

 Nato a Torino nel 1941, per vent’anni è stato responsabile tecnico della G.A.M. la prestigiosa Galleria d’Arte Moderna di Torino. Noto anche come pittore e scultore, Mario in veste di scrittore ha pubblicato otto libri, di cui quattro romanzi e due raccolte di racconti.

 

Andrea Camerini

Cantante, Musicista, Compositore, Operatore Musicale Orff – Schulwerk, Ricercatore, Media-educator. Studia cinema e teatro all’Università La Sapienza di Roma. Co-fondatore, cantante, compositore e autore dei testi del gruppo di pop -rock – world music  Nuove Tribù Zulu.  Vive tra l’Italia e l’India, Paese dal quale ha importato nuove sonorità conoscendo il Popolo ROM, che ancora oggi resiste in una Regione dell’India, conservando quella purezza, che ha molti è stata negata dopo la diaspora.

Novella Aurora Spanò 

nasce a Messina. Dopo la Maturità classica consegue la laurea in Lettere Moderne (Dip. Italianistica e Spettacolo) presso l’università “La Sapienza” di Roma. Autrice e regista di documentari e video, si occupa di comunicazione audiovisiva. Pubblicista dal 2008. Vive a Roma.

Andrea Masala

Nasce nel 1972 a Roma. Ama la poesia, la musica e la politica fatte dalla gente, per la strada. Ama i vini e ama berli più vicino possibile alle vigne, per questo preferisce quelli di isola, di montagna, di spiaggia, di laguna, di palude. Quelli di un campetto dietro casa strappato al cemento o alle sovrintendenze.

 

Marilena Barbera

Laureata a Firenze in Scienze Politiche indirizzo Internazionale con Pino Arlacchi, i percorsi della sua vita l’hanno portata a diventare una vignaiola indipendente e naturale di professione. Impegnata da sempre in cause sociali. A lei, l’unica vignaiola coinvolta in questo progetto editoriale, è stato affidato il compito di scrivere l’introduzione. E per questo la ringrazio, per aver saputo sposare, senza alcuno sforzo,  un percorso coerente con tutta la struttura del libro. Senza di lei, ed altri veri amici e compagni di viaggio,  probabilmente questo contest letterario non esisterebbbe. 


Il libro sarà chiuso da una lunga lista di vignaioli naturali, selezionati con la fondamentale collaborazione di #Enoize

sabato 17 ottobre 2020

SICILIA - TP- ANTONINO BARRACO... Nino a vele spiegate…

 




Siamo davvero in “Altomare”!

Chi mi conosce da tempo, conosce anche la mia amicizia con Antonino Barraco, quel ragazzo, un tempo :-), che mi mostrò un campo di pomodori che si affacciava sulle Egadi e mi disse: “Ecco qui, tra qualche anno, ci sarà la mia cantina”.

Da quel giorno tante cose sono cambiate e si sono evolute: Nino, vendemmia dopo vendemmia, è diventato quell’uomo che noi tutti conosciamo, che, bottiglia dopo bottiglia, alza sempre un po’ di più l’asticella, sperimentando e correndo verso un orizzonte che in pochi possono percepire.

Barraco è uno dei nomi più importanti nel panorama “naturale” del vino Italiano e, come il detto vuole, “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”: Nino non può sottrarsi dal dettare la rotta e dal dimostrare a tutti e soprattutto a se stesso che il viaggio è ancora lungo e non ci si può riposare.

Ed ecco qui che nasce un’altra etichetta, un riassunto, forse, delle puntate precedenti, un bigino di tutti i capitoli scritti fino ad ora, o, meglio, una sintesi perfetta del lavoro e delle idee di Nino fino ad oggi. Di cosa sto parlando? Altomare!!!

Ho sempre visto con “sospetto” quelle cantine che hanno un catalogo di etichette per ogni gusto, ma frequentando, nel periodo “caldo” della vendemmia, la cantina di Nino, in questi anni mi sono reso conto che spesso la ricerca, i tentativi, le prove, riservano sorprese inaspettate e che alcune di esse possono portare a nuove idee, capaci di esprimersi in modo del tutto autonomo.

Questa nuova etichetta, Altomare, sembra la sintesi perfetta del percorso di Nino fino ad oggi: interpretazione, costanza, tradizione, ricerca!!!

Ok ok, forse devo essere più chiaro e ve lo spiego in modo semplice. Prendi
quattro vinificazioni differenti, prendile in parti uguali, mischia tutto e voilà il gioco è fatto; facile no? No, ve lo assicuro, perché l’equilibrio è cosa solo per coloro che non hanno paura dell’altezza e unire Vignammare, grillo da vendemmia anticipata che sa di mare con il grillo macerato da vigna vecchia di Castelvetrano, ancora, l’Altogrado, ovvero Marsala pre-british e, in ultima parte, del grillo macerato a grappolo intero sembrerebbe impresa da folli.

Ma è bello assaggiare questo vino, un rincorrersi continuo di sensazioni che ti passano per la testa e la bocca, una continua ricerca di riferimenti tra le etichette conosciute di Nino, come quando in un libro, con il proseguire della trama, devi andare a rileggere le pagine precedenti per capire meglio il significato. La nota ossidativa apre la danza, ma ad ogni movimento del
calice ecco il susseguirsi dei vini, arriva di gran forza il vignammare con sferzate iodate, che portano con sè note calde di Sicilia e pasticceria di mandorla. Agrumi canditi e chiacchiere di carnevale, una festa di profumi che vi farà perdere la rotta, smarrendola completamente quando lo andrete ad assaggiare. Difficile da interpretare, cerco di comprenderlo e di trovare appigli degustativi, ma l’esperienza è unica, un concerto, dove se prima, al naso, si riusciva a ritrovare i vini conosciuti di Nino, la bocca è un’orchestra dove gli strumenti si fondono un con l’altro e, a parte piccoli incisi e assoli, lo spartito ti trasporta, abbandonando la possibilità di interpretazione .




Ok ora la smetto, questo non è un vino da descrivere, è quasi impossibile e sarebbe alquanto noioso, spero solo di avervi fatto venire la voglia di provarlo almeno una volta, di lasciarvi trasportare dal vento teso, cullati dall’onda lunga per arrivare in Altomare, scommettendo che Nino non lo troverete più li, ma già all’orizzonte.

“ALTOMARE” TRA POCHISSIMO NEL MONDO

mercoledì 14 ottobre 2020

La Commissione Ue boccia il “vino naturale” in etichetta. E il mondo del vino è d’accordo


 Stasera non ho voglia di scrivere dell'ennesimo, pessimo e confuso provvedimento che boccia senza appello la dicitura di 'VINO NATURALE', perchè - ci dicono dall'UE - che confonderebbe il consumatore.

Non ho voglia, perché stiamo regredendo in dei diktat prodotti da mani invisibili, ma che conosciamo bene. Le lobby del vino, le grandi aziende in mano ai cd padroni invisibili continua a dettare le sue leggi, confuse e contraddittorie, che la stessa UE non sa come normare.

Non mi va di raccontarvi cosa siano i VINI NATURALI e cosa significhi produrre un vino naturale, il cui processo è un continuum naturale dalla cura in vigna, tra i filari, fino al processo di vinificazione in cantina. 

Sono stanco di dover ripetere, come tanti, le solite cose. 

E allora viva l'enodissidenza di LINO MAGA, il quale strafottendosene di disciplinari e quant'altro, metteva sul retro etichetta le analisi chimiche sulle sue bottiglie, a dimostrazione che intanto il suo vino era naturale perché non conteneva alcun additivo chimico, mentre invece il biologico, di cui tutti si riempiono la bocca, possono utilizzare, da disciplinare, non so quanti additivi chimici pur avendo la certificazione di biologico. 

I vignaioli su questo sono divisi, e ci mancherebbe. Perché i vignaioli non sono un monolite, un'unità indistinta, ma sono una pluralità e un mondo diverso e diversificato, che compete, che sta sul mercato, e pur di guadagnare posizioni sul mercato vede l'altro vignaiolo come competitor.

Io sono e starò sempre dalla parte dei piccoli vignaioli, che conosco e so davvero come producono i loro vini in modo naturale alla faccia dei burocrati dell'UE e delle Lobby del vino fatto dalle Grandi banche e dalle Compagnie assicurative monopoliste del mercato del vino, che hanno soldi e potere per  far cambiare leggi e disciplinari a loro uso e consumo!

E allora caro Veronelli, tutto quel che hai provato a costruire che vada in malora. 

Tanto ci penseranno i burocrati europei, che di vino non sanno nulla a decidere la funzione che dovrà assolvere l'agricoltura che tu volevi etica,  giusta e pulita. 

Epifanio Grasso - Lieti Calici. 


Questo il testo da winenews:

https://winenews.it/it/la-commissione-ue-boccia-il-vino-naturale-in-etichetta-e-il-mondo-del-vino-e-daccordo_427426/