Nemmeno cinque anni di vita e una prima vendemmia, la 2018, che lascia intravedere un potenziale enorme. Quella di Emilio Sciacca è una realtà vitivinicola giovanissima che promette di regalare agli amanti dei vini dell’Etna autentiche chicche ricche di espressività e territorialità. Tutto gira attorno all’antico palmento “La Martinella”, recuperato e restaurato e ai due ettari circa di terreno terrazzato che lo circondano, a 600 m. s.l.m, sul versante nord-est dell’Etna, nell’omonima contrada Martinella nel territorio del comune di Linguaglossa. Da vecchie vigne ad alberello (alcune convertite a spalliera) con oltre 70 anni d’età Emilio ricava le uve di carricante, catarratto, grecanico dorato e altri vitigni autoctoni utilizzate per realizzare il suo primo Etna Bianco: Biancopiglio 2018. Fermentazione spontanea. Nessuna filtrazione, qualche travaso e decantazione naturale per illimpidire un vino che affina 6 mesi in acciaio e altri 2 in bottiglia.
Nel calice si mostra di un bel giallo paglierino carico, quasi dorato. Il naso estremamente territoriale apre con sventagliate di ginestra, nespola e fico d’india maturo che con il tempo lasciano spazio a effluvi agrumati di cedro candito e chinotto accompagnati da note di mandorla, sbuffi iodati e accenni di idrocarburo. Elegante nel suo ingresso di agrumi e sale si allarga nel suo incedere con ricordi di pasta di mandorle e frutta gialla. La freschezza agrumata e la salinità vulcanica restano sempre sullo sfondo e donano ritmo al sorso, bilanciando l’iniziale cremosità che col tempo si apre a sensazioni eteree di iodio e cera d’api. Lungo e appagante il finale di mandorle e agrume amaro. L’impressione è che possa ulteriormente migliorare se avete la pazienza di lasciarlo in cantina qualche anno, ma se non avete voglia di attenderlo è una gran bevuta già adesso. Buona la prima.Contrada Martinella
95015 Linguaglossa (CT)
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+39 347 662 0341
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