Il mondo del vino è in crisi. L'UE
propone di distruggerlo e riconvertirlo,
su base volontaria, attraverso degli incentivi
distruggendo i vigneti
Questa in sintesi la proposta fatta dall' INTERGRUPPO Agricoltura DELL'UE firmata da Irène Tolleret & Juan Ignacio Zoido,
co-presidenti e Pina Picierno, vice-presidente e a seguire le firme di
altri 69 eurodeputati/e
Nonostante i vignaioli, distribuitori, appassionati, con tutti gli
strumenti necessari legati a forme di solidarietà e mutualismo, questa proposta
arriva come una spada di Damovle sul collo dei vignaioli, specie quelli
artigianali che - secondo quanto scritto nella relazione - dovrebbero -
eliminare lo stoccaggio a 0.80 cent. al litro e far fuori,
sradicalndoli, su base volontaria, i loro vigneti, per riconvertirli'
introducendo una distillazione destinata a combattere la crisi per tutte
le categorie di vini su base volontaria, che potrebbe essere orientata alla
produzione di disinfettanti a base di alcol, al fine di bilanciare il mercato
dell'UE. In questo modo il settore vitivinicolo parteciperebbe
anche alle misure sanitarie di protezione istituite dagli Stati membri
per combattere
questa pandemia.
'Altre disposizioni necessarie, come la raccolta verde, lo
stoccaggio privato, lo sradicamento dei vigneti e il rafforzamento delle azioni
di promozione sono anch'esse fondamentali per la ripresa economica del settore.
La Commissione Europea ha recentemente adottato una legislazione secondaria per
rendere più flessibili le campagne promozionali a seguito delle contromisure
statunitensi. Tuttavia, è necessaria una maggiore flessibilità per evitare di
penalizzare gli operatori che non possono intraprendere azioni di promozione a
causa della crisi del Covid-19. Tutte
queste misure dovrebbero essere messe in atto in modo tempestivo
per consentire al settore di affrontare le conseguenze post crisi della
pandemia.' Continua la relazione dell' intergruppo sull'agricoltura dell'UE.
Questo significherebbe tagliare fuori da ogni possibilità di
ripresa il mercato vitivinicolo, la biodiversità e chi in questi anni si
è battuto con forza e dignità per difendere l'esteso e variegato patrimonio
ampelografico.
Riteniamo una follia leggere una relazione che contenga questi
provvedimenti fatti di ricatti che di fatto vogliono annullare ( su base
volontaria) le vignaiole ed i vignaioli che non fanno altro - anche in
tempi di COVID - 19 di lavorare le loro vigne in attesa che la pandemia
finisca e possano finalmente riprendere la loro attività interconnessa allla
filiera della ristorazione, delle enoteche e di tutti gli operatori di
settore.
Un proveddimento violento che si abbatte sui vignaioli che non si
sono mai arresi e che per un libero contributo dovrebbero svendere i loro vini
ed addirittura abbattere i loro vigneti?
No Onorevole Picierno, lo diciamo a lei come rappresentante e vice
presidente dell'intergruppo sull'agricoltura di cui lei è la vice presidente.
Riteniamo che questa proposta i vignaioli non la accettaranno mai, ed a
ragione..
Piuttosto se proprio ci tenete ad aiutare il mondo del vino,
perchè non prevedete dei finanziamenti a fondo perduto per aiutarli in un
momento di forte crisi aiutandoli a rialzarsi? Perchè non sostenete forme, così
come stiamo facendo in tanti e tante, di mutualismo, storia, poesia e di solidarietà? Invece di cancellare la storia del vino italiano come patrimonio inestimabile
di coltura e cultura? Producendo invece 'proposte' che metterebbero in ginocchio
un settore considerato tra le eccellenze del made in Italy e che si
ritroverebbero costretti a dover cambiare attività dopo una vita di sacrifici
spargendo per l'Italia e nel Mondo il frutto del loro duro lavoro e dei loro
sacrifici.
Riteniamo che siffatta proprosta sia da respingere ai mittenti
senza se e senza ma, che da quel che scrivono, non conoscono una sola, dico
almeno una, storia dei vignaioli ai quali chiedono di dover abbandonare
tutte le loro storie, antiche e difesa del territorio, ia vantaggio di una folle proposta 'che potrebbe essere orientata alla produzione
di disinfettanti a base di alcol, al fine di bilanciare il mercato dell'UE. In
questo modo il settore vitivinicolo parteciperebbe anche alle misure sanitarie
di protezione istituite dagli Stati membri per combattere?'
Questa pandemia.' On. Picierno, prima di dire castronerie,
s'informi, giri cantina dopo cantina, della nosta Italia e parli con i
Vignaioli e i contadini. Vignaioli che con il loro solo lavoro aiutano già la lotta alla pandemia,
perchè difendono la biodiversità e, in definitva, il Pianeta. E lei, e la
commissione della quale è Vice presidente, ha dimostrato di non avere nè
comptenze, ma nemeno umanità e sensibilità verso un settore che nemmeno
conosce.
LIETI CALICI: Epifanio Grasso
ENOIZE: Dario Biagetti
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