Siamo duecento vignaioli italiani, grandi e piccoli, e oggi vogliamo farvi arrivare la nostra voce, che uniamo
con forza a quella dell’intera filiera che vive di vino, una filiera fatta di contadini, distributori, agenti,
ristoratori, sommelier, enotecari e mescitori.
Siamo orgogliosi del nostro lavoro, che abbiamo portato avanti con impegno e tenacia anche in questi mesi
così difficili per le nostre famiglie, le nostre aziende e tutto il nostro Paese.
Perché la vigna non si ferma, e noi non ci siamo mai fermati.
La maggior parte dei nostri vini non arriva alla grande distribuzione organizzata e non raggiunge il grande
pubblico dei consumatori: appartiene storicamente alla nicchia del vino di qualità, accudito con
competenza e rispetto dagli operatori commerciali e da tantissimi appassionati che ci aiutano a
comunicarlo e a portarlo sulle tavole e nei calici di coloro che amano il vino.
La nostra filiera è in pericolo.
Molti dei nostri clienti sono stati obbligati alla chiusura, e ancora non è chiaro come e quando si potrà
ripartire. Una cosa è certa: non si potrà ricominciare, tirar su le saracinesche, aprire le porte, come se nulla
fosse accaduto. Per questo è difficile, per tutti coloro che vivono di vino, continuare a guardare al futuro
con serenità e fiducia, ma è importante provarci, con il contributo di tutti noi.
Ed è importante che la filiera tutta serri i ranghi e si muova compatta. Unita.
Per questo abbiamo sottoscritto una lettera aperta, un protocollo d’intenti che dimostra il rispetto per tutti
noi, genti del vino, il nostro impegno nel sostenere il lavoro di ognuno, la nostra leale e aperta
collaborazione per uscire tutti, tutti insieme, da questa crisi.
La lettera circolerà tra i vignaioli, tra i filari e nelle cantine, ci auguriamo di raccogliere quante più voci
possibile a sostegno di questa iniziativa.
Se vuoi aderire, puoi scrivere a vignaioli@ilvinononsiferma.it
#ILVINONONSIFERMA
LA RETE DEI VIGNAIOLI
Dall’inizio dell’emergenza i vignaioli non hanno mai smesso di lavorare: hanno curato i campi e le vigne, hanno lavorato in cantina, imbottigliato, spedito e anche consegnato personalmente il vino. Abbiamo pagato i nostri dipendenti e i nostri fornitori cercando di mantenere il più possibile viva la filiera senza lasciare indietro nessuno. Siamo convinti che dalla crisi si esce tutti insieme. Per questo è nata una rete di vignaioli prevalentemente piccoli e medi che si sono ritrovati in questa contingenza drammatica. Attraverso la rete vogliamo: • Condividere idee ed esperienze • Evidenziare le criticità della filiera • Proporre soluzioni per i problemi piccoli e grandi che l’emergenza propone Vogliamo proporre azioni INCLUSIVE che coinvolgano tutti gli attori della filiera allargata: • Associazioni dei produttori • Associazioni di categoria: enologi, agronomi, sommelier • Associazioni della filiera commerciale: agenti, distributori / importatori, Horeca, GDO • Associazioni di tutti quelli che contribuiscono alla conoscenza e alla promozione del vino italiano Tra le azioni che proponiamo, aperte all’adesione dei vignaioli che vi si riconoscono: • Accordi di filiera per il coordinamento di iniziative che tutelino il lavoro dei vignaioli, dei loro distributori e clienti; • Monitoraggio del sistema bancario per evidenziare ed eventualmente denunciare pratiche sleali che limitano l’accesso al credito; • Confronto attivo sulle misure proposte dalle Istituzioni ed Organizzazioni a supporto della situazione economica italiana in questa fase di crisi; • Monitoraggio sullo stato dell’arte dell’implementazione delle misure di sostegno governative e comunitarie alla filiera del vino. Se volete avanzare le vostre proposte, o semplicemente partecipare alla rete, scrivete a vignaioli@ilvinononsiferma.it Tutti gli aggiornamenti saranno sempre pubblicati sul sito www.ilvinononsiferma.it e sulla pagina Facebook @ilvinononsiferma
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