Post in evidenza

domenica 5 aprile 2020

I Dannati della Terra.

Nessuno si occupa di loro. Sono i lavoratori invisibili delle campagne. Sono i nuovi dannati della Terra. Eppure sono loro che fin quì ci hanno concesso di far arrivare cibo nelle nostre tavole, attraverso la filiera dello sfruttamento che voraci consumatori acquistano nelle catene della grande distribuzione organizzata, senza chiedersi il motivo dei bassi costi. Purchè si risparmi al consumatore vorace, non gli importa nulla della provenienza dei prodotti che riempiono le loro tavole e i loro frigoriferi. Eppure dietro quei prodotti ci sono storie di vita amare. Sono le storie dei Braccianti, perlopiù Migranti, costretti a vivere dentro baracche o alloggi di fortuna, che per qualche euro al giorno vengono costretti a lavorare come muli dall'alba al tramonto dai caporali pur di raccogliere ortaggi, frutta e verdura. 
Molti gli appelli di ONG e Sindacati e raccolte fondi. 
Mangiare è un DIRITTO ribellarsi allo sfruttamento è un DOVERE


Da quì la denuncia  di Ong e sindacati:


Tra i primi firmatari ci sono l’associazione Terra!, insieme alla Flai Cgil, Oxfam, Da Sud, A Buon diritto, Magistratura democratica e Libera.


“Nella miseria dei ghetti, la cui ubicazione si incardina sempre nei distretti a forte vocazione agricola, il quotidiano degli immigrati è scandito da immutata cadenza nonostante la spada di Damocle rappresentata dal Covid-19. Molti di loro sono impiegati nel settore agricolo, più che mai indispensabile per la sicurezza alimentare della cittadinanza e la tenuta collettiva - si legge nella lettera -. L'Italia è alle prese con una grave emergenza sanitaria. La pandemia di Covid- 19 mette a dura prova la nazione il Paese, l’Europa e il pianeta nel suo complesso. Una drammatica situazione che richiede un impegno straordinario ad ogni livello della società, dalle istituzioni ai singoli. Oggi abbiamo più che mai bisogno tutti di fare riferimento ai principi di giustizia sociale e solidarietà insiti nella Costituzione per fare fronte a una minaccia inedita”.


Giustizia sociale e solidarietà. Gli antidoti più efficaci al virus dello sfruttamento perpetrato contro i “dannati della terra”.

Questo è invece l'appello lanciato dall'USB: 



La situazione nelle campagne italiane è drammatica. La pandemia da Covid-19 che ha messo in quarantena obbligata miliardi di esseri umani in tutto il mondo, ha aggravato ulteriormente le già difficilissime condizioni di vita dei braccianti. Sono per la stragrande maggioranza lavoratori invisibili, che producono in cambio di pochi spiccioli il cibo destinato alle nostre tavole e vivono in condizioni di degradonelle baraccopoli, tra i ruderi, senza acqua, senza dispositivi di protezione, privi di assistenza sanitaria, dimenticati dai decreti governativi. In poche parole, derubati della loro dignità. E oggi si ritrovano anche ridotti alla fame.
Per questo un gruppo di loro ha lanciato un appello per raccogliere contributi su gofundme. USB lo fa proprio e lo rilancia, ribadendo che il dramma dei braccianti si risolve soltanto aprendo il “Cura Italia” ai lavoratori agricoli, garantendo i permessi di soggiorno, il diritto ai documenti, gli alloggi e abolendo i decreti sicurezza.
“Oggi abbiamo bisogno di voi e della vostra generosità – scrivono Paola, Abdul, Mamy, Patrizia e gli altri braccianti invisibili – Siamo degli esseri umani, con uno stomaco quasi sempre vuoto, e non solo braccia da sfruttare”.
“Ci dicono, giustamente e con ragione – prosegue l’appello - di stare chiusi in casa per sconfiggere questo nemico invisibile. Ma se noi non usciamo non faremo mangiare tante persone tra cui i medici e infermieri in trincea. Lavoriamo senza guanti, senza mascherine e senza distanziamento. Per molti di noi non ci sono sussidi, congedi o cassa integrazione. Per noi ci sono solo gli stenti del duro lavoro e le malattie respiratorie, osteomuscolari, gastrointestinali.  E ora anche il terrore del coronavirus”.
“Forse è in questi momenti difficili, quando gli esseri umani si accorgono della propria fragilità – è la conclusione - che diventa più facile guardare verso il basso, nei bassifondi dell’umanità, e udire il grido di dolore dei lavoratori della terra. Ed è per questo che lanciamo oggi un appello affinché possiate farci una donazione che ci consentirà di portare cibo e diritti anche sulle nostre tavole”.
Questo il link per le donazioni, con il testo completo dell’appello:
 Coordinamento lavoratori agricoli USB


0 commenti:

Posta un commento