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mercoledì 15 luglio 2020

VENETO - VI - Az. Agricola 'LA Biancara'. Angiolino Maule: vignaiolo è colui che nella propria azienda fa tutto o contribuisce a fare tutto


Il vino nasce come prodotto agricolo. Quindi, chi lavora in vigna è, a tutti gli effetti, un contadino che produce una materia prima, l’uva, che poi deve essere trasformata in un succo fermentato. Tuttavia esistono molte sfumature sul ruolo del vignaiolo dovute al prodotto che si vuole ottenere, al modo e agli strumenti che si utilizzano per ottenerlo, al consumatore cui si rivolge.

Dalla riflessione sulla parola vignaiolo e sul suo significato di coltivatore della vigna, ne è nato uno spunto di riflessione per fare il punto sull’essenza di questo termine e sull’interpretazione del suo significato. Un tema poco affrontato, ma che merita a mio avviso un approfondimento.

Tutti si definiscono vignaioli, ma cosa si cela realmente dietro all’utilizzo di questo termine?
Partiamo da Angiolino Maule, che insieme alla moglie Rosamaria, dopo aver trascorso 12 anni alla guida di una pizzeria, ha fondato nel 1988 la cantina La Biancara a Montebello vicentino in provincia di Vincenza.
Maule è anche presidente dell’associazione VinNatur, nata nel 2005 con lo scopo di mettere insieme varie esperienze produttive, non solo italiane, non solo per preservare l’individualità del vino dall’omologazione che chimica, tecnologia e industrializzazione hanno portato nelle attività vitivinicole, ma coinvolgendo il mondo scientifico occupandosi in particolare di studi sul terreno, sulla qualità e quantità di microorganismi che popolano il suolo, su quanti producono antiossidante, quanti ossidanti e sull’equilibrio tra insetti, facendo studi accurati di botanica. In altre parole come sottolinea Angiolino: “Il vero punto di forza è produrre cultura”.


Tutti si definiscono vignaioli, ma cosa si cela realmente dietro all’utilizzo di questo termine? Dietro il termine vignaiolo c’è molto fascino. È un termine a mio avviso abusato, anche da quelle grandi aziende che non si vogliono far chiamare industrie, ma a tutti gli effetti lo sono! Senza voler togliere nulla al segmento industriale, vignaiolo è un’altra cosa.
Come si identifica il vignaiolo secondo te? Quali sono i caratteri distintivi e quale il senso che dai a questo termine? Pensi di rientrare a pieno titolo in questo ruolo?

Secondo me vignaiolo è colui che nella propria azienda fa tutto o contribuisce a fare tutto, dai lavori più umili (zappare, tagliare erba… ) a quelli in cui è richiesta maggior professionalità (potare, stare sul trattore, prendere decisioni, amministrare, vendere ecc.). Colui insomma che segue in prima persona la vigna e la cantina, non delega altri, al massimo si fa aiutare, ma lui è sempre lì.

Il vignaiolo, specialmente quello naturale, segue intuito, scienza e una serie di piccole osservazioni che fanno cambiare il suo modo di agire in ogni momento; deve essere agronomo, botanico, entomologo, enologo e venditore. Io mi ritengo vignaiolo perché faccio questa serie di cose nella mia azienda.
A tuo modo di vedere artigiano e vignaiolo sono parenti stretti? Esiste un rapporto fra vignaiolo e modo di lavorare in vigna e cantina? Ovvero il vignaiolo è automaticamente sinonimo di approccio più “naturale”?

Vignaiolo è sinonimo di artigiano, quindi sì sono comparabili; è un termine che identifica la persona. A mio avviso non identifica il modo di lavorare. Ci sono vignaioli che lavorano da soli nella propria azienda ma che per scelta rimangono convenzionali.

Come ci si può orientare in modo corretto in una serie di definizioni e attributi che vengono utilizzati in modo – a volte – generico e superficiale? Come tutelare il consumatore dandogli gli strumenti giusti per districarsi senza condizionamenti?

Penso sia sempre complesso per un consumatore riuscire a districarsi tra troppi modi diversi di comunicare. Spesso informandosi e andando a fondo di ogni definizione o attributo si può avere un quadro più realistico. Penso ad esempio a VinNatur, associazione di viticoltori naturali che presiedo. In molti anni e molti sforzi siamo riusciti a essere identificati nel modo più corretto e realistico; una associazione che unisce piccoli vignaioli, tutti che lavorano con metodi naturali, tutti che si mettono in gioco con sperimentazioni, controlli in vigna e cantina per garantire la veridicità di quello che dicono.

Inoltre il vino è un prodotto della cultura e del vivere quotidiano, come far emergere questi suoi valori?

Raccontando la verità alle persone, trasmettendo le difficoltà di una annata dura o le gioie e le positività di una annata invece più facile. Il vino è frutto della terra, trasformato dalla cultura dell’uomo, è frutto di passione e competenza, deve tornare a essere un bene con un valore intrinseco, che possa trasmettere la sua storia a chi lo beve.

Enoturismo come strumento concreto di comunicazione, ma cosa manca davvero per metterlo a sistema?

Parlo da vignaiolo, spesso per noi manca il tempo per poter gestire questo strumento nella maniera corretta. Ci sono grandi potenzialità, anche magari creando una rete tra vignaioli naturali, a livello di comprensorio, per poterlo gestire meglio.

CONTATTI: La cantina si trova in Località Monte Sorio, 8 a Montebello Vicentino (VI) e si trova nel crinale della collina, facilmente visibile dalla strada che collega Gambellara a Montebello Vicentino.
VINI: 
BIANCO: Il Masieri viene fatto dalle uve di seconda qualità dai vigneti di Garganega e Trebbiano. Viene raccolto nella seconda metà di settembre, da un primo passaggio in vigna, dove si selezionano i grappoli che non sono all’altezza degli altri vini superiori (Sassaia o Pico).  E’ vinificato in acciaio inox e imbottigliato in diversi momenti da Aprile a Luglio dell’anno successivo, con una minima quantità di solfiti aggiunti prima dell’imbottigliamento.

ABBINAMENTI CULINARI
Da abbinare a lasagne agli asparagi, pasta al pesto alla genovese, carpaccio di ricciola, baccalà alla vicentina.
ROSSO: Il So San, Tocai Rosso (Grenache) in purezza dalla zona dei Colli Berici (25 km a sud, nel paese di Sossano), quindi con un terreno molto diverso dagli altri dell’azienda; decisamente calcareo ed argilloso con rocce bianche di origine sedimentale marina. Dopo la raccolta nella prima meta’ di Settembre l’uva viene pigiata e fatta fermentare con le bucce per 15 giorni circa, poi viene svinato e posto 24 mesi in botte di rovere da 15 hl.
ABBINAMENTI CULINARI
Da abbinare a filetto di cervo ai mirtilli.





Cantina: Località Monte Sorio, 8 – 36054 – Montebello Vicentino (VI)
Tel: (+39) 3489377826


FONTE: Lavinium di Fosca Tortorelli


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