'Noi di Cantine Olivella portiamo avanti una agricoltura consapevole delle tradizioni ma pronta alle innovazioni, ed il nostro obbiettivo è fare di buon vino una buona storia.'
Cantine Olivella nasce a
Sant’Anastasia ai piedi del Monte
Somma nel Parco Nazionale del
Vesuvio, nel cuore del complesso
vulcanico Somma-Vesuvio formatosi
a seguito dell’eruzione Plinaria del 79
d.C., zona protetta che costituisce
l’habitat ideale per la coltivazione della
vite, tradizione antica che è stata
da noi recuperata e valorizzata.
Oggi siamo alla quarta generazione
di viticoltori, con la fortuna di
coltivare le nostre vigne su un suolo
vulcanico-sabbioso ideale per allevare
viti a piede franco ed utilizzare
la tecnica di moltiplicazione per
propaggine, tradizionalmente
chiamata pass annanz.
Il nome dell'azienda deriva da una
antica sorgente dell’Olivella situata sul
Monte Somma che riforniva l’acqua al
Palazzo Reale di Carlo di Borbone a
Portici. Presso tale sorgente, fu
rinvenuto un orcio vinario, prova della
ricchezza di una zona dalla quale sin da
epoca remota provenivano i vini
dell’antica Roma in commercio con
Pompei. Sull’orcio è impressa la scritta
di Sextus Catius Festus, nome
dell’antico vinificatore, ed un bollo
raffigurante una foglia stilizzata, simile
ad un cuoricino. Il sigillo è diventato il
logo di Cantine Olivella,
trasformandosi in un calice.
L'azienda oggi dispone di 12 ettari
vitati suddivisi in tre diversi Comuni:
Sant'Anastasia, Pollena Trocchia e
Somma Vesuviana, posizionati tra
300 e 650 m s.l.m.
Le uve prodotte sono Catalanesca,
Caprettone e Piedirosso.
La gestione dei vigneti persegue
il massimo equilibrio biologico:
sovescio e concimazioni organiche
solo dove servono; equilibrate
potature; gestione manuale di tutte le
operazioni più delicate, compresa
la raccolta delle uve.
Noi di Cantine Olivella portiamo
avanti una agricoltura consapevole
delle tradizioni ma pronta alle
innovazioni, ed il nostro obiettivo è
fare di buon vino una buona storia.
Quando si giunge in
vigna si notano gli alberi
di salice, da cui
produciamo i "vign" che
utilizziamo per la
legatura delle viti. Una
tecnica agricola in via di
estinzione che
utilizziamo perché
crediamo ai principi
dell'ecosostenibilità
ambientale.
La pratica agricola del
sovescio viene praticata
tutti gli anni con
l'alternanza dei filari, in
cui seminiamo tre
colture: il favino è quello
predominante a cui
uniamo avena e trifoglio.
Le strade di accesso ai
nostri vigneti sono
ancora quelle costruite
nel 1800 dai Borboni in
basalto vesuviano
I VINI:
SUMMA
Catalanesca del Monte Somma
IGP Bianco
Vitigno Catalanesca
Cru di indiscutibile carattere che
dona alla Catalanesca, eleganza, finezza e fascino. Il nostro Summa
nasce dalle uve di Catalanesca da
vigneti allevati a 650 m s.l.m..
La fermentazione, ad opera dei lieviti
naturali presenti sulle uve,
è spontanea e per il 50% della sua
durata è svolta a contatto con le
bucce. Le rese molto basse, 5-6
grappoli per pianta, aiutano ad
esaltare la complessità, la finezza e
l’eleganza. Il terreno vulcanico
sabbioso e l’utilizzo del sovescio
tutti gli anni a fillari alterni, con
l'alternanza di 3 culture erbacee,
conferisce al vino una spiccata
mineralità e freschezza donandogli
grande personalità. Summa, dalla
grande complessità olfattiva e
notevole sapidità, esprime la
quintessenza dei valori qualitativi ed
organolettici legati al Monte Somma.
Vinificazione e affnamento
Le uve raccolte manualmente in
piccole casse vengono subito portate
in cantina, selezionate, diraspate a
chicco intero e riposte in vasche da
30 hl dove avviene la fermentazione
spontanea a contatto con le bucce.
Segue un periodo di maturazione su
fecce. Vini regolarmente risospesi nel
vino per 10 mesi.
Affinamento 5 mesi di bottiglia.
Imbottigliato senza filtrazione.
Note di Storia
La Catalanesca, uva prediletta dai
contadini della zona, secondo il mito, fu
impiantata sul Vesuvio nel XV secolo da
Alfonso V d’Aragona: Cantine Olivella ne
ha creato il suo vino-simbolo
impegnandosi costantemente per la
valorizzazione del territorio.
KATÀ
Catalanesca del Monte Somma
IGP Bianco
Vitigno Catalanesca
Katà è prodotto da uve Catalanesca
in purezza coltivate nelle vigne alle
pendici del Monte Somma,
ad un'altitudine di circa 500 m s.l.m..
Il nostro Katà nasce da rese molto
basse, 5-6 grappoli per pianta, che
aiutano ad esaltare complessità, finezza
ed eleganza. Il terreno vulcanico
sabbioso conferisce a questo vino una
spiccata mineralità e freschezza
rendendolo un vino dalla grande
personalità. Le uve vengono
selezionate nella fase di pressatura
soffice, il mosto viene pulito con
l'ausilio del freddo così da esaltare gli
aromi tipici del vitigno. Katà viene alla
luce dopo un lungo affnamento sulle
fecce nobili ed alcuni mesi di
affnamento in bottiglia per esprimere
nei primi mesi di vita la sua tipicità.
Dopo 2-3 anni esprime appieno la sua
forza vulcanica. Il più classico degli
abbinamenti è con spaghetti ai frutti di
mare o baccalà, va servito ad una
temperatura di 10/11 °C.
Vinificazione e affinamento
Le uve raccolte manualmente in
piccole casse vengono subito portate
in cantina, selezionate ed a grappoli
interi entrano nella pressa soffice.
Per la produzione del nostro Katà
viene utilizzato solo il mosto fiore.
Sei mesi di permanenza in vasca di
acciaio ne completano l’affnamento.
EMBLEMA
Vesuvio Caprettone DOP
Vitigno Caprettone
La zona Vesuviana è unica per il Caprettone.
L'altitudine del territorio Vesuviano, il golfo
di Napoli a pochi chilometri a ovest e il
parco Regionale del Matese a Nord/Est
creano un microclima unico. Il terreno
vulcanico sabbioso ricco di minerali dona
grande sapidità e mineralità al vino.
La gestione dei vigneti è completamente
manuale. Le viti sono tutte a piede franco.
Le uve vengono selezionate nella fase di
pressatura soffice, i mosti vengono puliti
con l'ausilio del freddo cosi da esaltare gli
aromi tipici del vitigno. Emblema esprime
fedelmente le migliori caratteristiche del
Caprettone: profumi freschi ed eleganti, con
sentori di fiori bianchi e frutta fresca come
la mela. L'abbassamento della resa in vigna
attraverso i diradamenti conferisce una
notevole struttura al vino ed una spiccata
complessità.
Vinificazione e affinamento
Fermentazione in vasca da 30 hl a
temperatura controllata, permanenza sulle
fecce fini per 4 mesi, 2 mesi di bottiglia
Note di Storia
Il Caprettone porta con se grandi storie e
tradizioni del territorio vesuviano essendo
l’uva base per la produzione del Lacryma
Christi del Vesuvio DOP Bianco: oggi le moderne
tecniche di vinificazione ne esaltano la grande
eleganza olfattiva.
LACRIMABIANCO
Lacryma Christi
Vesuvio DOP Bianco
Vitigni 80% Caprettone,
20% Catalanesca
L’area di produzione del Lacryma
Christi Vesuvio DOP, comprende tutta
l'area sia del nuovo che del vecchio
cono del Vesuvio. Il Blend di uve che
utilizziamo per produrre il nostro
Lacrimabianco conferisce a questo
vino una grande eleganza olfattiva,
caratteristica del Caprettone e una
persistenza gustativa tipica
della Catalanesca. Il terreno
vulcanico-sabbioso ricco di minerali
dona grande sapidità e freschezza
al vino. La gestione dei vigneti è
completamente manuale e le viti sono
tutte a piede franco. Il Lacrimabianco è
un Lacryma Christi Vesuvio fresco e
minerale con note floreali, frutta ed
erbe aromatiche, dal finale setoso.
Vinicazione e affinamento
Fermentazione in vasca da 30 hl a
temperatura controllata, permanenza
sulle fecce fini per 4 mesi,
2 mesi di bottiglia.
Note di Storia
Le origini del vino sono avvolte dalla
leggenda: si narra che il figlio di Dio,
riconoscendo nel Golfo di Napoli un
lembo di cielo strappato da Lucifero
durante la caduta verso gl’inferi pianse e
ove caddero le lacrime divine sorsero le
viti. Il vino prodotto con le uve di queste
viti prese il nome di Lacryma Christi
VIPT
Vesuvio Piedirosso DOP
Vitigno Piedirosso
Il Vipt è un Piedirosso in purezza. Dalle
vigne più antiche dell'azienda con una
resa molto bassa produciamo il nostro
Vesuvio DOP Piedirosso. Il terroir
unico, la densità di impianto, l'età dei
vigneti e lo stile di vinificazione,
fanno del Vipt un grande vino
affascinante, complesso e longevo.
Ottimo già dopo 1 - 2 anni, raggiunge
l'apice dopo 3 - 4 anni. Il Vipt si
distingue e viene apprezzato per la sua
eleganza. La grande struttura e
l'eleganza del tannino ne
accompagnano l'evoluzione, con toni
speziati come il pepe e note di frutti
di bosco.
Vinificazione e affnamento:
Le uve raccolte manualmente in
piccole casse vengono subito portate
in cantina, selezionate, diraspate a
chicco intero ed entrano nella vasca da
30 hl dove svolgono la fermentazione a
contatto con le bucce, con il sistema di
bagnatura del cappello a doccia.
Maturazione 10 mesi in acciaio
Affinamento 3 mesi di bottiglia.
Note di Storia:
Il Piedirosso, il cui nome deriva da una
peculiarità morfologica del vitigno, il colore
rosso dei pedicelli degli acini che ricorda la
tinta della zampa dei colombi, è ritenuto
analogo alla Colombina descritta nella
Naturalis Historia di Plinio (I secolo) e
quindi ha origini antichissime.
LACRIMANERO
Lacryma Christi
Vesuvio DOP Rosso
Vitigni 50% Piedirosso, 30% Olivella,
20% Aglianico
L’area di produzione del Lacryma Christi
Vesuvio DOP, comprende tutta l'area sia
del nuovo che del vecchio cono del
Vesuvio. Il blend di uve Piedirosso,
Aglianico ed Olivella è il simbolo della
nostra terra vesuviana.
La finezza del Piedirosso, l'eleganza del
tannino dell'Olivella e la forza
dell'Aglianico danno vita al nostro
Lacrimanero, complesso con note di
piccoli frutti e liquirizia. Avvolgente, ricco
con tannini setosi che accompagnano
sensazione di corposità e pienezza. Un
vino elegante, che si apprezza molto sui
grandi piatti della tradizione napoletana.
Vinificazione e affinamento: Le uve raccolte manualmente in
piccole casse vengono subito portate in
cantina, dopo una selezione manuale
vengono diraspate a chicco intero,
entrano nelle vasche da 30 hl dove
svolgono la fermentazione a contatto con
le bucce, con il sistema di bagnatura del
cappello a doccia.
VESUVIO
Vesuvio DOP Rosso
Vitigno Piedirosso
Vesuvio nasce da uve di Piedirosso
in purezza. La vigna si trova sulla cima
della parte più antica del Vesuvio
ad un’altitudine di circa 650 m s.l.m.
Una selezione di grande personalità,
un Piedirossso, elegante, fine e dal
fascino indiscutibile. Le viti dal piccolo
grappolo dal colore rosso vivo,
vengono allevate a piede franco nella
zona vitivinicola più antica del Vesuvio
dove il terreno vulcanico/sabbioso
dona a questo vino una spiccata
mineralità e freschezza. Questo vino
prodotto in anfora di terracotta,
rappresenta per il territorio
vesuviano un esempio di innovazione
enologico-produttiva, attraverso però
l’utilizzo di tecnologie legate alla
antica tradizione vitivinicola del luogo
ove viene prodotto. Infatti sin da
epoca romana l’uso di contenitori
in terracotta di forma sferica chiamati
dolia, era l’unico metodo per la
produzione del vino.
Vinificazione e affinamento: Le uve vengono raccolte a mano in
piccole casse, selezionate e diraspate
a chicco intero. La fermentazione è
spontanea, a chicco intero in anfora di
terracotta. L’affnamento avviene per
almeno nove mesi in anfora e cinque
mesi in bottiglia. Il vino viene
imbottigliato senza subire alcuna filtrazione.
EREO
Vesuvio DOP Rosato
Vitigni Piedirosso, Guarnaccia nera,
Sciascinoso in uguale misura
Ereo nasce dalla rivalutazione di vitigni
minori che grazie alle loro
caratteristiche gustative e olfattive
contribuiscono alla realizzazione di un
vino dalla grande personalità. Piedirosso,
Guarnaccia nera e Sciascinoso, storiche
uve vesuviane, allevate a piede franco
sulla parte più antica del Vesuvio, donano
al vino sapidità e freschezza con note di
pesca e arancia candita. In bocca si
percepisce freschezza e rotondità, la
grande sapidità lo rende accattivante
richiamando la bevuta. La concimazione
organica (sovescio) gli conferisce il
giusto equilibrio aromatico di immediata
riconoscibilità territoriale. Rese molto
basse in vigna esaltano la complessità, la
struttura e l’eleganza.
Vinificazione e affinamento:
Ereo nasce grazie ad una vinificazione in
bianco, a grappolo intero con la pressatura
a bassa pressione ad incrementi crescenti
per ridurre l’estrazione di feccia. Il mosto fiore è travasato dolcemente e fermentato
su lieviti naturali. La totale assenza di
zuccheri esalta le note minerali e la
sapidità vulcanica.
Note di Storia
Il Piedirosso, il cui nome deriva dal colore rosso
dei pedicelli degli acini che ricorda la tinta
della zampa dei colombi. La Guarnaccia nera
importata dalla Grecia VII secolo A.C., trova la
sua diffusione sul Vesuvio. Lo Sciascinoso è
presente in Campania in particolare nella
provincia di Napoli.
https://www.cantineolivella.wine/
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