a cura di matteo gallello e sandro sangiorgi*
Il vino dell’Etna esprime un originalissimo equilibrio dovuto alla peculiarità della sua viticoltura. Vi incidono le differenze climatiche delle altitudini, le forti escursioni termiche, l’esposizione dei versanti e le tipicità di ogni Contrada.
Si passa dai paesaggi agricoli sub-tropicali a quelli montani, a tenerli insieme sono la vicinanza del mare e la matrice vulcanica del suolo. Le due principali varietà, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, danno vita a rossi raffinati e capaci di prendere possesso del palato. Il bianco Carricante, allevato a un’altitudine limite per la viticoltura, esprime una classe unica nel Meridione. L’energia e lo spessore emozionale del vino etneo restituiscono il vero sogno siciliano, con i suoi bagliori, gli spettri e le inevitabili oscurità.
Per informazioni e prenotazioni:
Roberto Lo Pinto - roberto@porthos.it
Redazione di Porthos - info@porthos.it - 06/53273407
*Sandro Sangiorgi:
Nasce a Friburgo il 31 ottobre 1962. Dal 1978 inizia a gestire con la famiglia un ristorante a Latina. diventa sommelier nel 1981, iniziando poi la professione di divulgatore come relatore nei corsi dell'Associazione italiana sommelier. In questa fase viaggia molto in Italia e all'estero, ospitato come relatore sui vini italiani e come allievo per i vini stranieri. Nel 1986 contribuisce alla nascita dell'associazione "Arcigola"; da questo primo nucleo di appassionati, nel 1989, prende vita Movimento Internazionale Slow Food. Nel 1991 lascia l’Associazione Italiana Sommelier, ma continua a lavorare stabilmente con Slow Food diventando il principale riferimento per la didattica sul vino e su altri temi gastronomici come il caffè, il cioccolato, la birra, i distillati. I suoi corsi di degustazione sono stati organizzati in tutta Italia e frequentati da più di 14.000 persone. Ha insegnato in sedi internazionali come l’Università di Bordeaux e la Scuola di Lingua Italiana del Middlebury College, nel Vermont.
Ha coordinato i laboratori del gusto nelle manifestazioni nazionali e internazionali organizzate da Slow Food, come le Convention su Piemonte, Toscana e Friuli Venezia-Giulia, Milano golosa, Vinitaly, le prime due edizioni del Salone del Gusto di Torino, Cheese, Orvieto con Gusto e due manifestazioni ad Amalfi dedicate ai vini campani. Ha curato le officine del gusto e diversi dei principali convegni della Mostra Nazionale degli Spumanti di Valdobbiadene. Ha inoltre contribuito alle Guide Slow Food del settore, quella Vini d’Italia, edita con Gambero Rosso, quella Vini del Mondo e quella Al Vino Quotidiano e quella Osterie d’Italia. I suoi testi, realizzati con Egidio Fedele Dell’Oste, per primigenia didattica Slow Food sono ancora oggi l’ossatura del manuale Il Piacere del Vino.
Critico e pubblicista enologico, ha collaborato con periodici come Slow Food e SloWine, Gambero Rosso, Sale & Pepe, Tu e Cucina Moderna, Liberal, GQ; con l'Ente Vini dell'Enoteca Italiana di Siena e il Fine Wine Magazine di Londra ed è tra gli autori del n. 2/2005 di Equilibri, la rivista culturale della Fondazione Mattei. Nel 2008 ha collaborato con la fondazione Treccani.
Nel 2012 ha scritto per l’edizione italiana di National Geographic e per il trimestrale Revolution.
Alla fine del 1999 lascia la parte editoriale di Slow Food e dà vita a Porthos, un progetto editoriale e didattico che si occupa di vino e cibo attraverso una profonda disciplina culturale. Le sue principali espressioni sono:
- la casa editrice Porthos Edizioni
- la rivista Porthos dedicata all’enogastronomia, che ha compiuto il suo quindicesimo anno di vita ed è giunta al numero trentasei
- "Porthos racconta...", l’attività didattica, di incontri e di eventi che promuove la cultura del vino come storia, mito, empirismo, custodia del territorio e benessere.
https://www.porthos.it/
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