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martedì 19 maggio 2020

I VINI PER L'ESTATE DI 'LIETI CALICI' IGT ROSATO - AZIENDA BONAVITA - ME - FARO -

C’è un piccolo territorio sui monti Peloritani, una lingua di terra chiusa tra il Mar Tirreno e il Mar Ionio sullo Stretto di Messina che, dopo un lungo periodo di abbandono, desta oggi grande attenzione nel settore vinicolo. In questo estremo lembo esiste una frazione denominata Faro Superiore, comune antichissimo colonizzato da alcune popolazioni provenienti dal  eloponneso, i Pharii, che introdussero la coltivazione della vite. Qui la famiglia Scarfone, gestisce dal 2004 Cantina Bonavita, tre ettari circa, coltivati esclusivamente a Nerello Mascalese, Nerello  Cappuccio e Nocera. I vigneti, sistemati prevalentemente ad alberello che vanno dai sei ai cinquant’anni d’età, sono collocati su terreni collinari costituiti da argille e tufo calcareo, capaci di trattenere umidità, proprietà fondamentale per la realizzazione dei vini.
“La nostra filosofia è rispettare l’ambiente in cui viviamo, mettendo ogni singola pianta in condizione di dare il meglio di sé, in questo modo permetteremo ai nostri vini di essere vera espressione del territorio”. Sono le parole di Giovanni Scarfone, responsabile dell’azienda tornato a Faro da Bologna dopo aver conseguito la laurea in Agraria, con la ferma convinzione di seguire i metodi dell’agricoltura naturale. Nessun utilizzo di concimi chimici ma solo dei sovesci annuali di leguminose, apportando sostanza organica naturale e utilizzando basse dosi di rame e zolfo per la difesa antiparassitaria. La vendemmia, manuale, avviene tra la prima e la seconda decade di ottobre. In cantina le uve, dopo una pressatura con il tradizionale torchio idraulico, non subiscono altri interventi, solo lunghe macerazioni con frequenti follature manuali, e nessuna aggiunta di solforosa o altri additivi chimici in fermentazione.

La lavorazione del Rosato avviene attraverso una breve macerazione sulle bucce per 12 ore, la massa passa a fermentare in piccoli fusti di rovere senza controllo della temperatura. Seguono poi i travasi, sei mesi di riposo in acciaio e l’imbottigliamento.

CLASSIFICAZIONE: TERRE SICILIANE ROSATO – Indicazione Geografica Tipica.
ZONA DI PRODUZIONE: villaggi di Faro Superiore e Curcuraci- Messina, Sicilia Nord – Orientale.
ALTIMETRIA: 250 – 300 m s.l.m.
VARIETA’: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Nocera.
ETA’ DEL VIGNETO: da 10 a 80 anni.
SISTEMA D’ALLEVAMENTO: ad alberello e a controspalliera.
DENSITÀ D’IMPIANTO: 5000 ceppi/ettaro.
TIPOLOGIA TERRENO: medio impasto caratterizzato da strati argillosi e da tufi calcarei.
TIPO DI AGRICOLTURA: NATURALE. Nessun utilizzo di concimi chimici, apporto di sostanza organica attraverso sovesci di leguminose e graminacee; nessun utilizzo di erbicidi ed insetticidi; oculati interventi di potatura verde per limitare allo stretto necessario i trattamenti antiparassitari effettuati a bassi dosaggi di rame e zolfo; diradamento dei grappoli in eccesso, se necessario.
RESA PER ETTARO: 60 Q.li
VENDEMMIA: raccolta manuale delle uve tra fine Settembre e primi di Ottobre.
VINIFICAZIONE: nessuna aggiunta di additivi chimici sulle uve, macerazione sulle bucce per circa 12 ore, poi fermentazione in acciaio.
AFFINAMENTO: 6 mesi in acciaio.
PRODUZIONE: circa 4000 bottiglie.

ABBINAMENTI: SUSHI, PESCE, APERITIVO ...

TEMPERATURA: CONSIGLIATA PER BERLO: 8/10°


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