L'iniziativa delle staffette di mutuo soccorso in solidarietà con lo sciopero dei braccianti
na catasta di cassette, tutte vuote, tutte senza nulla all'interno. E una sorta di filo invisibile che unisce il capoluogo a tutti i campi agricoli d'Italia. Arriva a Milano lo sciopero dei braccianti, che giovedì incrociano le braccia per protestare contro la sanatoria che regolarizzerà alcuni di loro, dandogli così la possibilità di lavorare, ma che - denunciano - punta in realtà a una "regolarizzazione per mera utilità di mercato anziché per garantire il diritto alla vita".
Mercoledì sera, le staffette di mutuo soccorso - che dall'inizio dell'emergenza Coronavirus consegnamo spese solidali a chi si trova in difficoltà economica - hanno voluto mostrare la loro solidarietà ai braccianti con un'azione sotto il supermercato Carrefour di City Life. I manifestanti, che hanno preso in prestito le parole di Aboubakar Soumaoro - il sindacalista che era stato appoggiato anche dal sindaco Beppe Sala nella sua battaglia - hanno depositato fuori dall'ingresso alcune cassette di frutta e verdura vuote e hanno esposto lo striscione con la scritta "la grande distribuzione sfrutta e iqnuina".
"La pandemia ha reso evidenti le connessioni tra inquinamento e salute - hanno spiegato i ragazzi, ricordando anche che un bracciante guadagna 3 euro all'ora -. Ha messo in luce le disuguaglianze sociali. Per questo supportiamo lo sciopero dei braccianti". E a spiegare le ragioni dei lavoratori era stato proprio Soumaoro: "Ci si è preoccupati della verdura e della frutta, che si teme possano marcire, piuttosto che delle persone, i cui diritti stanno marcendo da anni nei campi", aveva sottolineato.
Le ragazze e i ragazzi hanno poi invitato i clienti a partecipare allo "sciopero dei consumi" previsto per il 21: una giornata senza comprare frutta e verdura nei supermercati, con i carrelli che restano vuoti. Come saranno vuote le cassette che i braccianti per un giorno si rifiuteranno di riempire.
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