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lunedì 18 maggio 2020

LAZIO - VT - TUSCIA - AZI. AGRICOLA COSTE DI GRADOLI DI GIIAN MARCO ANTONUZZI E CLEMENTINE BOUVERON

L'Azienda Agricola Le Coste nasce nel 2004 quando Gian Marco Antonuzzi & Clementine Bouveron, rispettivamente marito e moglie, decidono di trasferirsi a Gradoli, paese dei nonni di lui, dopo aver lavorato oltralpe presso Philippe Pacalet in Borgogna e Didier Barral in Linguadoca-Rossiglione due vignaioli francesi di vini naturali e Gian Marcoe Clementine ricordano molto i loro omologhi francesi.
Iniziano con tre ettari di vigne abbandonate, oggi hanno circa 12 ettari di cui 6,5 di vigna 3 di ulivi e 2 di pascolo. Il territorio in cui ci troviamo e' molto complesso, innanzitutto siamo in collina(450m) ci affacciamo su un lago(Bolsena) di recente formazione vulcanica, quindi una terra ricca di minerali, che ha un potenziale agricolo enorme. Il loro interesse è quello di produrre, rispettando il piu' possibile la natura, prodotti biologici senza venire a compromessi con le logiche di mercato, valorizzando questo territorio magnifico, ed io credo che giorno dopo giorno anno dopo anno la bonta' dei loro prodotti sono la conferma di quanto la loro filosofia sia azzeccata. Nei vigneti non c’è alcun intervento ma vengono lasciati produrre naturalmente in una sorta di auto-controllo naturale dato solo dall’età della vigna, ed in cantina la sola solforosa che si usa e' quella  prodotta naturalmente dai lieviti indigeni. Una filosofia di produrre per la quale vale la pena di spendere  la parola "veronelliana". Così succede che nei vini rossi si possano trovare in prevalenza greghetto e aleatico, ma anche ciliegiolo, canaiolo, colorino e vaiano, e per le bacche bianche procanico, moscato, malvasia, ansonica, verdello, greco, roscetto, vermentino, petino e romanesco. Ma come sempre per capirne di piu' per approfondire ed entrare nell'anima di un proggetto si deve sentire chi quel proggetto lo anima tutti i giorni e quindi lasciamo spazio alle parole di Gian Marco: "Sia le vigne che gli uliveti sono impianti specializzati, ma in entrambi convivono vecchie varietà di alberi da frutto, arbusti di macchia mediterranea, castagni selvatici, querce secolari ed olmi; a volte si trovano mischiati fra loro in un paesaggio vario, lontano dal concetto proprio di monocultura. In tutti i nostri appezzamenti pratichiamo un'agricoltura che applica i principi della biodinamica, secondo le regole, ma con un sentimento proprio e senza certificazioni. Le dosi dei trattamenti fitosanitari sono spesso neanche la metà dei limiti imposti dalle certificazioni. La trasformazione dei prodotti, olio e vino sopratutto, è fatta nel pieno rispetto dell'ambiente e della salute dell'uomo. Niente interventi tesi a modificare le qualità della materia prima e l'annata che il nostro ambiente e noi abbiamo contribuito a produrre."
Per finire il mio consiglio e' quello di andare direttamente da loro, visitate l'azienda , ecco magari non scegliete proprio il periodo della vendemmia, capirete meglio la loro filosofia ed il metodo di lavoro.

Tre bottiglie che colpiscono: 

Le primeur 2011
Lo ricordo rassicurante nel colore, quel rosso tendente al viola della variegatura all’amarena nel gelato di panna, torbido e consistente. Quando vedo quella roba inizio a salivare. Sinceramente ignoro i vitigni partecipi nel blend, ma l’effetto è quanto di più idealmente definirei vin de soif. E’ uno stile che ritrovo solo nei francesi. Quelli più temerari. Il vino nella sua perfettamente compiuta forma senza nulla oltre la fermentazione un brevissimo riposo e poi dritto in bottiglia.  Una tipologia questa che credo sia difficile ottenere usando solfiti in quantità normali. Qui si gioca sull’immediatezza dei sapori, ma già senza la vinosità, che secondo me si avrebbe solfitando e che necessita di affinamento per dipanarsi. Qui hai davvero una materia semplice succosa e golosissima. Non ti stupire se cambia e magari si deteriora nei colori e nei sapori in un battibaleno. Tu tracannalo senza inibizioni e vedrai che vince la tua sete sul disordine dei lieviti e dei batteri selvaggi.

Riserva Lotto 20 2009
Un vino che viene fuori dalle profondità vulcaniche. Figlio di una vigna vecchia di grechetto rosso, questo è un vino che mi ha dato una forte emozione. Una vera e propria fitta di quelle che ti lasciano per un attimo senza fiato. Elegantissimo, per certi versi sangiovesesco. Sottile e profondo. Ma anche tonico e succoso. Polveroso. Evolve in fretta e forse un po’ si corrompe, ma c’è un momento in cui davvero ti porta via, sempre più giù, sempre più al centro della terra. Poi ti riprendi. Effimero. Un’acidità nobile e appuntita e infiltrante, diciamolo, MINERALE, che sembra un estratto dell’antica vigna. Tutto ciò che le sue chilometriche radici hanno assorbito. 

Rosso di Gaetano 2011
Si ritorna sul pianeta terra con un vino da tavola, di grande piacevolezza, credo a base sangiovese, con altre uve (rinuncio a capire quanti vitigni ci siano nel Domaine Antonuzi!). Un vino semplice, bello, ma che ha dei tratti ben marcati. Acidità perfetta. Freschezza. Pulizia. Ed è un vino base. Per me un’altra espressione della beva gioiosa. Un’altra espressione delle capacità incredibili di questi due “meteoritici” precipitati a Gradoli.



Bianco
Uve: Procanico 90%. Circa 10% Vermentino, Greco antico, Malvasia di Candia, Toscana, Ansonica, Roscetto, Verdello, Petino, Romanesco, ed altre varietà locali
Solforosa totale: 12mg/lt naturalmente prodotti

Rosso
Uve: Greghetto rosso 95%, Colorino, Cannaiolo, Ciliegiolo e Vaiano l'altro 5%
Solforosa totale: 10 mg/lt naturalmente prodotti dai lieviti indigeni.

Rosso Più
Uve: Greghetto rosso
Solforosa totale: 9 mg/lt naturalmente prodotti dai lieviti indigeni.

Bianco del Paino
Uve: Procanico
Solforosa totale: 10 mg/lt naturalmente prodotti dai lieviti indigeni.

Carbò
Uve: Greghetto rosso, con piccole percentuali di Ciliegiolo
Solforosa totale: 10 mg/lt naturalmente prodotti dai lieviti indigeni.

Alea Jacta Est
Uve: Aleatico
Solforosa totale: 12 mg/lt naturalmente prodotti dai lieviti indigeni.

Le Coste Litrozzo Bianco
Uve: Procanico, Trebbianone, Pampanone e varietà locali da tavola
Solforosa totale: 10 mg/lt naturalmente prodotti dai lieviti indigeni.

Le Coste Litrozzo rosso
Uve: Greghetto, Ciliegiolo, Cannaiolo, Vaiano.
Solforosa totale: 10 mg/lt naturalmente prodotti dai lieviti indigeni

Le Coste Litrozzo rosato
Uve: aleatico
Solforosa totale: 10 mg/lt naturalmente prodotti dai lieviti indigeni

CONTATTI:
 IndirizzoVia Piave, 7, 01010 Gradoli VT  - Telefono328 792 6950

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