“…si va per una stradetta mulattiera, la quale conduce verso un bel paesaggio svizzero che con sapiente proprietà i nostri antichi padri hanno voluto battezzare Buonavita.”
“La veduta Buonavita a buon conto può dirsi che sia un riassunto condensato d’un caratteristico paesaggio con fresca e perenne carezza.”
“…ma anche rinomatissimo era il vino del Faro nell’antichità… sono venuti i Francesi ad esportarlo.… predomina in tutti i vigneti la detta Nocera, che ben signoreggia sulle amene ed apriche alture di Faro Superiore.”
“…ma anche rinomatissimo era il vino del Faro nell’antichità… sono venuti i Francesi ad esportarlo.… predomina in tutti i vigneti la detta Nocera, che ben signoreggia sulle amene ed apriche alture di Faro Superiore.”
TRATTO DAL LIBRO “UN PAESE DISTRUTTO”
di Monsignor Francesco Alizio (Messina, 1933).
di Monsignor Francesco Alizio (Messina, 1933).
I vigneti dell’azienda agricola Bonavita si trovano a Faro Superiore (Messina), tra querce e castagni, affacciati su spettacolari terrazzi sullo Stretto di Messina, coltivati ad alberello o a controspalliera. Un anfiteatro coltivato naturalmente che accoglie vitigni autoctoni di nerello mascalese, nerello cappuccio e nocera, tra i 6 e i 60 anni. Chi porta avanti l’azienda è Giovanni Scarfone, che non utilizza concimi chimici “ma solo sovesci annuali di leguminose seminate in autunno, in modo da apportare sostanza organica naturale, racconta, senza far alcun uso di erbicidi ed insetticidi, ma solo basse dosi di rame e zolfo per la difesa antiparassitaria”. La vendemmia -che ha luogo nei primi venti giorni d’ottobre- prevede la raccolta manuale delle uve, trasportate a pochi metri di distanza nella cantina di proprietà. È poi la volta di una macerazione non invasiva, senza l’addizione di altre sostanze, con tempi diversi a seconda della tipologia: rosso (il Bonavita Faro, 4000 bottiglie all’anno) o rosato (il Bonavita rosato, 1.500 bottiglie all’anno con un affinamento di 6 mesi in acciaio). Bonavita vuole essere semplice: il nostro attaccamento ad un territorio, troppo spesso martoriato dalla noncuranza dell’uomo, per raccontare con il linguaggio dei nostri vini la terra che tanto amiamo senza “rompere” l’equilibrio naturale che negli anni si è creato.
Fonte: 'Vino Critico' Prima Edizione 2013 a cura di Officina Enoica - Ed. Altreconomia.
VINI:
Faro Bonavita (nerello
mascalese, nerello
cappuccio, nocera),
Rosato Bonavita (nerello
mascalese, nerello
cappuccio, nocera)
Contatti: https://www.bonavitafaro.com/contatti/
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