La Viranda è una cooperativa formata da sei aziende, nata nel 1980 come “sogno” di contadini e disoccupati. All’inizio faceva solo produzione agricola e conferiva la frutta al consorzio di San Marzano e l’uva alla cantina sociale di Calamandrana. Nel 1987 apre l’agriturismo, uno dei primi della zona, per dare uno sbocco diretto alla produzione e nel 1992 la cooperativa divide i terreni tra i soci. Nel 2001 si inizia a commercializzare il vino, scelta indispensabile per produrre un prodotto di qualità senza lasciare ad altri tutto il margine. Così si può condensare la storia battagliera di questa cooperativa. Siamo nell’Alto Monferrato, territorio che alla vite è legato da una tradizione che non conosce confine. Claudio Solito, vignaiolo di resistenza di lunga data, insieme all’amico e socio Emanuele Giordano in pochi anni cambia tutto, dalle macchine di cantina agli impianti, dalle tecniche in vigna e in cantina alle etichette. I vini prodotti vengono commercializzati in maniera differenziata, non tralasciando lo sfuso e le etichettature personalizzate. Claudio ed Emanuele, con l’esperienza acquisita negli anni, hanno imposto un maggior rigore nella conduzione della vigna, il rispetto dei tempi e la riduzione delle rese per ettaro. Poi in cantina il controllo delle lavorazioni e di tutte le fasi successive della trasformazione dei mosti in vino.
Non si è però abbandonato il concetto di naturale e vero: la cura e attenzione sono sempre quelle che un “buon padre di famiglia” ha per i propri cari. Quindi rispetto per i cicli naturali, le piante e i lavoratori, l’eliminazione di prodotti di sintesi. La manualità, così da ottenere vini schietti, sinceri e bevibili. Tutto sempre supportato dal rapporto tra la qualità e il prezzo, poiché sostiene Claudio: “il vino deve essere accessibile a tutti”.
La cantina utilizza esclusivamente uve di proprietà. I vitigni sono situati su belle colline circondate da boschi, molto importanti per il mantenimento del microclima adatto. La cantina invecchia i vini in botti di rovere per l’affina- mento dei rossi superiori. Sol dell’avvenire, Libertario, Futuro Rosso, Santa Libera dei Ribelli: questi alcuni nomi stampigliati sulle etichette dei vini de La Viranda. Nomi evocativi e sicuramente anticonformisti. Un concetto di resistenza e perseveranza, che ritroviamo in questi vini “operai”.
Nulla di costruito e finto, ma la semplicità e la piacevolezza dell’immediata sincerità di ciò che sono e possono dare. Santa Libera dei Ribelli per esem- pio è un rosso superiore che Claudio ha dedicato all’insurrezione partigiana dell’agosto 1946.
Qualche anno fa si è poi voluto creare un vino solidale come il Rosso Unito; un melting-pot enoico, nato dall’amicizia e dall’idea di produttori di regioni diverse - Piemonte, Marche, Calabria - con vitingi diversi ma con la comune visione delle cose e della vita. Un’esperienza che rifiuta le regole costituite e che affronta l’alea della sperimentazione, dell’avanguardia. È una piccola dimostrazione che la rivoluzione si fa vedere non solo nelle piazze, ma nei luoghi d’elezione, che sono i campi, le case, le tavole. La rivoluzione si esprime di tanto in tanto con le urla delle folle, ma marcia rapida negli atti minuti della quotidianità.
La Viranda è anche un’azienda agrituristica: il fabbricato rurale adibito all’ospitalità è una cascina di fine Ottocento adattata per la ricettività, man- tenendo inalterate le caratteristiche contadine. La cucina del ristorante (solo su prenotazione) merita il viaggio: rigorosamente tipica dell’Astigiano (risotti, fritto misto alla piemontese, coniglio alla lavanda e dolci casalinghi), con pro- dotti delle aziende agricole associate. La Viranda oltre al vino produce ottime marmellate, mostarda di uva e gelatine, frutta sciroppata, giardiniera, pelati e conserva di pomodori, oltre agli insaccati tipici dell’Astigiano. L’ospitalità gastronomica è assicurata in una grande sala dell’ex cantina, mentre si può soggiornare piacevolmente in camere arredate con mobili tipici delle famiglie contadine di inizio ’900.
Sol dell’avvenire, Libertario, Futuro Rosso, Santa Libera dei Ribelli: questi alcuni nomi stampati sulle etichette dei vini de La Viranda, cooperativa che fonda le sue radici nel 1980 dall’unione di sei piccole aziende agricole. Si trova a San Marzano Oliveto nell’Alto Monferrato, un angolo di territorio che alla vite è legato da una tradizione che non conosce confine. Claudio Solito, vignaiolo di lunga data, insieme all’amico e socio Emanuele Giordano in pochi anni ha cambiato tutto, rivedendo le macchine di cantina, gli impianti, e ha ripensato le tecniche e le etichette. I vini sono prodotti utilizzando esclusivamente uve di proprietà. Claudio ed Emanuele - con l’esperienza acquisita negli anni - sono intervenuti prima chiedendo un maggior rigore nella conduzione della vigna, il rispetto dei tempi e la riduzione delle rese per ettaro, poi - in cantina - il controllo delle lavorazioni e di tutte le fasi successive della trasformazione dei mosti in vino. L’azienda si estende oggi su una superficie di 9,4 ettari coltivati a vigneto e 1,28 ettari di frutteto. Dal 1987 diventa anche agriturismo: il ristorante è gestito dalla sorella di Claudio, Lorella Solito, esperta della tradizione locale e collaboratrice del “Codice della cucina Astigiana”. I piatti proposti sono realizzati con verdura e frutta di stagione di propria produzione, come le carni
e le uova. provengono da allevamenti della cooperativa.
( Fonte: www.officinaenoica.it)
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