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venerdì 20 marzo 2020

Sardegna - Località Badde Nigolosu Sennori (SA) - Tenute Dettori - Alessandro Dettori

“Io non seguo il mercato, produco vini che piacciono a me, vini del mio territorio, vini di Sennori. sono ciò che sono e non ciò che vuoi che siano” La famiglia di Alessandro Dettori è di pastori e agricoltori. “Coltiviamo la terra e la vigna da secolare memoria. Tutte le lavorazioni: in Vigna come in Cantina vengono svolte in Famiglia e manualmente. Non esistono calendari predefiniti ne schede di lavorazione standard. Per noi la nostra azienda non è formata da appezzamenti di vigna ma da una miriadi di singoli acini. “Ciò che è vivo ha bisogno di Vita”. A Badde Nigolosu preserviamo e rafforziamo il matrimonio secolare tra il Popolo ed il suo Ambiente che si sono avvicevolmente plasmati qui in Romangia. Il nostro quotidiano si basa sul buon senso agronomico, coscienti che tutto parta dalla Terra. Questa viene tenuta ricca di humus, friabile, ben strutturata e ben drenata per permettere alle piante di crescere nella salute ottimale, nutrendosi in maniera naturale dall’humus del terreno. Senza alcun aiuto esterno. Piante, animali e uomini vivono e svolgono le funzioni che la Natura ha disegnato per loro, capaci anche di produrre ottimi frutti, tutti insieme in un “unicum armonico”. Sentiamo la necessità e la responsabilità di consegnare in eredità alle generazioni future una terra fertile e sana e l’Unica via per preservare questo patrimonio è l’esclusione a priori di ogni sostanza chimica. La tecnica usata per capire quando l’uva va raccolta è molto semplice: passeggiare tra la vigna e “masticare” l’uva. Man mano che l’uva viene tagliata, con le nostre care forbici, e messa nelle cassette, la si porta in Cantina dove viene lavorata immediatamente. Il trasporto avviene col nostro Piccolo Camion Frigo Fiat 100. La Cantina è semplice, tradizionale, sarda. Pensata e realizzata solamente per il Vino e chi lo accompagna e non per le visite guidate. La sua realizzazione e la sua gestione sono il proseguimento del lavoro naturale svolto in Vigna. Costruita totalmente interrata dopo anni di osservazione ed analisi. Lo scavo è stato lasciato aperto per tre stagioni invernali di modo da studiarne la tenuta e le infiltrazioni d’acqua. Grazie a ciò è stato possibile individuare l’area da destinare alla vinificazione e quella per la maturazione in bottiglia. La Cantina vive di coibentazione naturale grazie al respiro delle pareti spesse due metri. Le uve, il mosto, il vino si muovono a caduta. Il materiale di fermentazione e maturazione è il cemento. L’energia elettrica è usata solo per la diraspatura e la macchina di imbottigliamento. Pur essendo sottoterra è possibile vedere sino al tramonto. I nostri sarmenti, raspi e vinacce ritornano alla Terra migliorati. 
Abbiamo diminuito il peso delle nostre bottiglie e per gli altri materiali di confezionamento cerchiamo di utilizzare solo materiali riciclati. Anche l’utilizzo di cataloghi e depliant è stato ridotto al minimo. Selezione manuale di tutti i grappoli fatta da me e mio padre su un tavolo in acciaio costruito appositamente. L’uva viene diraspata ma non pigiata e viene lasciata a macerare nei tini di
Cemento senza aggiunta alcuna di solforosa. La durata della macerazione dipende dalle caratteristiche del mosto. Può durare dai due ai venti giorni. Macerazioni più lunghe non appartengono alla nostra cultura. La svinatura avviene sempre a mano per preservare la buccia. Il mosto prosegue il suo cammino nelle piccole vasche di cemento sino al suo imbottigliamento, di solito dopo due – tre anni. Tutto questo perché vogliamo che i nostri vini rappresentino l’essenza del nostro Terroir. Quello reale, vero. Creiamo Vini di Tradizione e di Territorio. 
Vini liberi. Liberi di esprimere se stessi, liberi di esprimere appieno un territorio poiché sono una semplice spremuta d’uva fermentata. Non sono vini schiavi delle logiche commerciali e di marketing. Non sono vini studiati e confezionati ad arte per un cliente importante.

(Fonte: Vino Critico - Ed. 2013 - a cura di Officina Enoica - Ed. Altreconomia)


I VINI: 

Cannonau. Monica.
Pascale. Moscato. 
Dettori  Bianco (vermentino);
Cannonau: il Tuderi, il Tenores ed il Dettori;
il Chimbanta (monica);
l’Ottomarzo (pascale);
Moscadeddu (moscato).
Ipertanto: 100% 
Cannonau, 100% Monica,
100% Pascale, 100% Vermentino, 100% Moscato.


Biodinamico: 

In Cantina non è stato utilizzato alcun prodotto di chimica di sintesi oltre allo zolfo.
Non sono stati aggiunti lievi, enzimi ed ogni altro coadiuvante della vinificazione e maturazione del vino. Non filtrato, non chiarificato, non barricato. Per bere bene: lasciare riposare dopo il trasporto, lasciare ossigenare nel bicchiere, eventuali residui e CO2 sono naturali. Ogni bottiglia può essere diversa.
L’agriturismo Kent’annos fa parte delle tenute Dettori. 

Contatti e info: ka@tenutedettori.it / tel: 079 512772

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