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mercoledì 2 settembre 2020

SICILIA - S. CIPIRIELLO - PA - AZIENDA AGRICOLA FRANCESCO GUCCIONE.

LA MIA STORIA


Appartengo ad una famiglia che si è sempre occupata di agricoltura con passione e nella vita ho scelto di continuare così anch’io. Ho ricevuto in dono dalla nonna i terreni che conduco e il mio “eroe” è sempre stato il bisnonno che faceva vino. Oggi saremmo nella DOC Monreale ma io ho scelto di entrare a far parte de la Renaissance des Appellationes un associazione nata in Francia che ragguppa produttori biodinamici per una rinascita morale delle appellazioni. Esigenza che viene avvertita sempre più urgente per la salvaguardia del valore culturale che le bottiglie di vino prodotte dovrebbero tutelare e così i miei vini al momento sono semplici vini da tavola (cioè senza appellazione d’origine) e nonstante ciò sempre più tenuti in considerazione come modello di espressione del Terroir d’origine. La mia piccola azienda si trova tra San Cipirello e Piana degli Albanesi, nel comune di Monreale a 500 metri sul livello del mare. Sono certifi cato bio ma dal 2005 ho iniziato ad applicare i principi dell’agricoltura biodinamica. Sono in totale quasi 10 ettari di cui 6 Ha vigna con vitigni autoctoni: Trebbiano (che qui si coltiva dal 1400), Catarratto (della varietà extralucido, molto delicato e quindi poco coltivato oggi), Perricone (raro vitigno che qui nella valle del belice ha trovato la sua culla d’origine e quasi La mia Storia sconosciuto perchè sempre vinifi cato insieme ad altri vitigni, in particolare il Nero d’Avola ) e il Nerello Mascalese (che in realtà è originario della zona orientale della Sicilia e in particolare dell’Etna ma che il mio bisnonno volle associare nella vinifi cazione al Perricone) e 4 ettari a seminativo dove coltivo varietà di grani antichi. In fi ne un piccolo orto personale. Coltivo tutto secondo i principi della biodinamica e conseguentemente trasformo le mie uve senza nessuna sostanza estranea aggiunta. Uso aggiungere solo la solforosa in fase di imbottigliamento che così facendo rimane ben al di sotto dei limiti fi ssati dai regolamenti che disciplinano anche le produzioni bio e biodinamiche, per ottenere un prodotto sano e genuino che rispetti il territorio, la sua naturale espressione quindi il mio lavoro e soprattutto il consumatore. 

 Francesco Guccione                      

I VINI: 



LA STORIA DEL VINO A CERASA


 ll feudo di Cerasa, una volta di 500Ha, era suddiviso principalmente a colture cerealicole, zootecnia e la vite veniva coltivata solo per una produzione di vino ad uso familiare. durante la prima guerra mondiale il mio bisnonno per evitare pressioni e ruberie dovute al mercato nero del grano, decise di implementare la produzione di uva da vino adibendo parte del caseggiato a cantina, che purtroppo andò distrutta con il terremoto del Belice. Sin da bambino la nonna con i suoi racconti, continuava a coltivare in me il sogno di tornare a far vino a Cerasa. 


Il nostro Disciplinare Sui terreni: - Cura del terreno e della sua superficie per massimizzarne la vitalità. - É bandito l’uso di diserbanti di qualsiasi tipo. 

Utilizzo di fertilizzanti e compositi che sostengano la vita microbatterica del terreno. - I fertilizzanti chimici sono vietati: rovinano il suolo ed il metabolismo delle viti.

 - Uso esclusivo di prodotti naturali per combattere le malattie, secondo quanto stabilito dalle norme che regolano la viticultura biologica. - Sono severamente proibiti i prodotti chimici di sintesi di qualsiasi tipo. - 

É vietato piantare viti di produzione per mezzo di ingegneria genetica. 

- Selezione manuale delle nuove viti da impianto, così da rispettare e incrementare la bio-diversità del vigneto. 

- Così si ritorna alla vera selezione sul campo senza uso di cloni. Vendemmia manuale in una o più fasi. In Cantina: - Rispetto del naturale processo di fermentazione: 

1 – Uso esclusivo di lieviti indigeni. 

2 – Sono proibiti enzimi, batteri ed altri additivi. - Rispetto della naturale ricchezza dei grappoli: sono esclusi crio-estrazione, de-acidificazione e tutti metodi di super concentrazione (evaporazione, osmosi inversa, ecc.). - Nessuna modifica del naturale equilibrio del mosto e del vino. - Nessuna forma di acidificazione o aggiunta di zuccheri. - Nessuna chiarificazione. - No alla filtrazione sterile. - Esclusione di tutti lieviti aromatici e geneticamente modificati. - Esclusione di ogni varietà di additivi aromatici (sono banditi: tannini in polvere, trucioli di quercia, ecc.).


LA BIODINAMICA

La biodinamica per me è l'unica pratica che permetta di curare ed esaltare i quattro elementi che contribuiscano a fare unico un vino. Terra – Calore – Acqua – Luce aggiungendo con gesto consapevole il quinto e per me fondamentale elemento che è il lavoro del vignaiolo.


https://www.francescoguccione.com/


INFO E CONTATTI: 

CANTINA

Corso Trieste 46

90040 San Cipirello (pa)

Italia


CONTATTI


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