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martedì 8 settembre 2020

Nè multinazionali, né supermercati di Luigi Veronelli

 


Iniziato con gli orrori delle guerre, il terzo millennio scopre, di contro, il valore primario della terra e porta al mutamento sociale, come mostra il movimento dei movimenti planetario. La globalizzazione, indotta dalle ricerche di una scienza quasi mai etica, va messa a frutto per il nostro vantaggio, con la possibilità di individuare i prodotti dei nostri territori dalla loro nascita e dalle eventuali manipo-lazioni, sino alla tavola di ciascuno. L’alimentazione è stata ed è, di gran lunga, l’arma utilizzata per la schia-vitù dei molti a vantaggio di pochi pochissimi, sempre più ricchi, infami e monopolizzatori. 
Le Multinazionali obbligano a culture indifferenziate e le impongano con mezzi sempre più illeciti e pericolosi, quale la modifi-cazione genetica, ai popoli d’ogni luogo del mondo. Su queste  considerazioni si basa l’iniziativa proletaria per l’imposizio-ne delle De.Co. (Denominazioni Comunali) che consentano ai nostri agricoltori, agli artigiani e ai consumatori, un maggior benessere e la conseguente messa al bando delle multinazionali, dei supermercati e dei vari McDonalds. 
Ciò comporta il ritorno ad una tavola proletaria, resa migliore dalla presa di coscienza del diritto individuale di mangiare e bere meglio, e quindi anche più sano.


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