STORIE DI VINI, DI DONNE, DI BARBERA
È difficile scrivere di Anna Laudisi e di
Az Agricola Cascina Boccia
senza scrivere banalità e senza restituire le suggestioni più emotive, che in quanto tali restano intime.Anna governa vigna, cavalli, figli, cantina, galline e orto, e tante altre cose, con infinita passione e altrettanto disordine, con competenza e curiosità, con spontaneità ed enorme fermezza, e con molta luce, tanta tanta luce, anche dove sembra tutto grigio.
La sua Barbera è femmina in modo austero e profondo, è seducente e convincente, è presente e allo stesso tempo proiettata in avanti.
Sì, anche il Dolcetto è buono, è addirittura Ovada docg, ma la Barbera però...
La cantina di Anna è molto piccola, come tutte le cose di cui si occupa, che tutte insieme fanno un angolo di Paradiso.
Arrivi a casa sua solo se insisti a cercarla, perché non ci sono cartelli e il navigatore non ti ci vuole portare, e quando arrivi non si capisce neanche se sei di troppo o no... poi non te ne andresti più.
Il vino, che cosa buffa... tutti lo bevono, ne parlano, lo degustano, lo fotografano, e poi 2 mesi di covid lasciano stipate nelle cantine dei piccoli vignaioli le bottiglie invendute, che manco c'è spazio per stipare il vino nuovo.
Così avrei voluto avere un camion e tanti soldi per portarmi via cartoni di Barbera a decine, e poi invitare tutti e dire... sentite com'è buono, la fa Anna, una contadina di Genova che ha gli occhi azzurri, i figli belli, e una casa abbracciata dall'edera.
Di Loris Antonelli di RESISTENZE NATURALI
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