Post in evidenza

sabato 22 agosto 2020

Le scomode verità del caso Passalacqua di Antonio Tomacelli

 

Devo ammetterlo: il post di Simon Woolf sul The Morning Claret è davvero esemplare ed esaustivo. Tratta tutti gli aspetti del caso di Valentina Passalacqua con l’occhio di chi guarda a fondo nelle cose e sa leggere la realtà. Tra l’altro Woolf ha avuto la fortuna di aver visitato di recente l’azienda e ha scattato diverse foto interessanti ma quello che ci interessa qui sono due documenti che mettono la parola fine ad una narrazione dei fatti non veritiera: Valentina Passalacqua era socia del padre in almeno una delle aziende sequestrate e quindi la presunta separazione dalle attività del padre è, appunto, falsa.

Rileggiamo insieme il post scritto su Facebook da Valentina subito dopo l’arresto del padre:

L’azienda ortofrutticola condotta da mio padre è stata sottoposta a procedimento penale per asserite irregolarità nella gestione della manodopera.

Formalmente ci unisce lo stesso cognome, tuttavia le condotte ascritte a mio padre, peraltro tutte in fase embrionale e tutte da accertare, non sono riconducibili alla mia azienda ed al mio operato.

Peraltro, la filosofia gestionale della mia azienda è – da sempre – virtuosa e si è sempre distinta per la correttezza del suo operato, anche con la manodopera.
Spero ardentemente che mio padre possa chiarire al più presto la sua posizione e risultare estraneo alle ipotesi di reato che oggi lo vedono indagato.

In ogni caso, ove così non fosse, confido che questa dolorosa esperienza possa offrirgli un’opportunità di cambiamento e di revisione degli schemi….



Cade dunque uno dei cardini della difesa pubblica di Valentina Passalacqua: il legame col padre era strettissimo e lei non poteva non sapere.

C’è di più: spunta in rete un articolo in cui si dà notizia di una denuncia di FederBio antecedente l’arresto di Passalacqua. FederBio, infatti, aveva segnalato in passato un’azienda di Passalacqua al comando dei carabinieri per la tutela agroalimentare. In quel caso per non conformità del pomodoro da industria biologico e per una gestione agronomica già allora sospetta anche per i cereali e altre produzioni orticole in rotazione.

La famiglia Passalacqua, dunque, era già da tempo al centro dell’attenzione e questa inchiesta probabilmente chiarirà tutto.

( fonte: intravino)

0 commenti:

Posta un commento