La Carta è pronta.
Se avete voglia di farci su due chiacchiere passate al Folletto25603 tutti i venerdì, dalle 18.
.
Ogni anno mettiamo mano alla Carta dei vini della Terra. Si aspetta la Fiera Feroce, si fanno decantare le nuove conoscenze, le impressioni, le sensazioni.
La Carta dei vini della Terra è una piccola carta dei vini che componiamo dal 2008 per lo spazio di provincia che gestiamo. In seconda di copertina leggi scritto: "Ogni vino scelto è archivio della terra, assaggiato, annusato, ascoltato. Ogni nome, ogni bottiglia è volto, paesaggio, profumo, colore e consistenza della terra, acqua, pietre. Storie ascoltate di fronte a geometrie di viti".
Se ripercorri quelle Carte a ritroso leggi la storia della nostra manifestazione. Una storia familiare, un moto ondoso costante, un susseguirsi, diagrammi di flusso di (eroiche) imprese.
Crescite, cambiamenti, non solo nostri ma dell’intero panorama vitivinicolo italiano. Se guardi bene.
Leggi i legami degl’inizi, l’eco veronelliana, il genio e le intuizioni, le (ultime) nuove leve di una storia che si apprestava a un cambiamento sostanziale. Il Prosecco di Eris, Gli Scarsi di Pino, il Nebbiolo di Marco, il Gaggiarone di Annibale, la Fogarina di Amilcare, il Brachetto di Claudio, la Valpolicella di Angelo, Nicola e Silvia.
Leggi le aperture che avverranno da lì in poi, le fasi nuove, il divenire, i diventanti, i diventati. Il Grillo di Nino, il verdicchio di Corrado, gli amori longevi: La Moglie ubriaca di Elena e dei suoi figli, il Gattorosso di Daniele, il Pecorino di Jacopo, l’Erbaluce di Antonella, i vini di Claudio, sempre presenti. Tra le righe, in questo lungo avvicendarsi di storie e di scelte, tra le note e le parole raccontate dai vini c’è molto di più di quel si sia in grado di cogliere.
È gennaio. La nuova carta è pronta. Il vino di Rarefratte è arrivato, abbiam scelto la sua Sciampagna. Gli altri sono conferme, Claudio, immancabile e prolifico, questa volta con la Nascetta, il Black Rebel valsusino di Luca, Matteo, Valentina, poi Lino e il suo garbatissimo imprecare dall’Etna, Matteo e Andrea con Re Nudo, Paolo e il suo Vermentino, Stefano Malerba di Gualdora, col suo Gutturnio di Ziano Piacentino.
Se avete voglia di farci su due chiacchiere passate al Folletto25603 tutti i venerdì, dalle 18.
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Ogni anno mettiamo mano alla Carta dei vini della Terra. Si aspetta la Fiera Feroce, si fanno decantare le nuove conoscenze, le impressioni, le sensazioni.
La Carta dei vini della Terra è una piccola carta dei vini che componiamo dal 2008 per lo spazio di provincia che gestiamo. In seconda di copertina leggi scritto: "Ogni vino scelto è archivio della terra, assaggiato, annusato, ascoltato. Ogni nome, ogni bottiglia è volto, paesaggio, profumo, colore e consistenza della terra, acqua, pietre. Storie ascoltate di fronte a geometrie di viti".
Se ripercorri quelle Carte a ritroso leggi la storia della nostra manifestazione. Una storia familiare, un moto ondoso costante, un susseguirsi, diagrammi di flusso di (eroiche) imprese.
Crescite, cambiamenti, non solo nostri ma dell’intero panorama vitivinicolo italiano. Se guardi bene.
Leggi i legami degl’inizi, l’eco veronelliana, il genio e le intuizioni, le (ultime) nuove leve di una storia che si apprestava a un cambiamento sostanziale. Il Prosecco di Eris, Gli Scarsi di Pino, il Nebbiolo di Marco, il Gaggiarone di Annibale, la Fogarina di Amilcare, il Brachetto di Claudio, la Valpolicella di Angelo, Nicola e Silvia.
Leggi le aperture che avverranno da lì in poi, le fasi nuove, il divenire, i diventanti, i diventati. Il Grillo di Nino, il verdicchio di Corrado, gli amori longevi: La Moglie ubriaca di Elena e dei suoi figli, il Gattorosso di Daniele, il Pecorino di Jacopo, l’Erbaluce di Antonella, i vini di Claudio, sempre presenti. Tra le righe, in questo lungo avvicendarsi di storie e di scelte, tra le note e le parole raccontate dai vini c’è molto di più di quel si sia in grado di cogliere.
È gennaio. La nuova carta è pronta. Il vino di Rarefratte è arrivato, abbiam scelto la sua Sciampagna. Gli altri sono conferme, Claudio, immancabile e prolifico, questa volta con la Nascetta, il Black Rebel valsusino di Luca, Matteo, Valentina, poi Lino e il suo garbatissimo imprecare dall’Etna, Matteo e Andrea con Re Nudo, Paolo e il suo Vermentino, Stefano Malerba di Gualdora, col suo Gutturnio di Ziano Piacentino.
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