La Sicilia è da sempre terra di accoglienza, incroci ed incontri. E non poteva che avvenire in Sicilia, Isola in mezzo al Mediterraneo,, l'incontro tra sei eccellenti vignaioli naturali l'idea di mettersi insieme per sperimentare formule nuove nel fare vino naturale.
E non potevano trovare definizione migliore di quella dello storico Fernand Braudel, di ciò che rappresenta il Mediterraneo: “Che cos’è il Mediterraneo? Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre”.
E in tempi in cui si costruiscono muri, si fomenta la paura verso l'altro, il fatto che dei vignaioli siano riusciti a costruire dei ponti mettendo in piedi un progetto che fa ben sperare, in un'umanità fatta di amicizia ed accoglienza e in un'agricoltura e una vitivinicoltura fatta di intrecci ed incroci, frutto delle differenti esperienze, che non potrà che portare una valore aggiunto all'idea di vinificazione naturale, Non vi sarà dubbio alcuno che, essendo innanzitutto un legame di amicizia quello che li lega, aspettiamoci vini che ci stupiranno positivamente,
Infatti dicono: '“Siamo in sei – anticipano i vignaioli – 6 famiglie, amici prima che aziende. Siamo insieme a Marsala per un’idea, un sogno o solo per il piacere di stare insieme”. I dettagli del progetto, come conferma a WineMag.it Francesco Maria De Franco, saranno divulgati nei prossimi giorni.
Quel che è certo è che Halará vignaioli in Marsala esordirà sul mercato con tre etichette, imbottigliate da Nino Barraco: i vini da tavola Halará bianco (13%) e Halará rosato (11,5%) e il Terre Siciliane Igp Halará rosso (12%).
La Sicilia al centro di un’idea comune di fare vino, con Tanca Nica, Bonavita e Barraco pronti a rotolare verso nord, accogliendo il calabrese Francesco Maria De Franco, i marchigiani Valeria Bochi e Corrado Dottori il toscano Stefano Amerighi, presidente del Consorzio Vini di Cortona.
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