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mercoledì 3 giugno 2020

I VINI PER L'ESTATE DI 'LIETI CALICI': Asolo Prosecco ColFondo della Cantina Bele Casel di Luca ferraro e Famiglia

ASOLO PROSECCO COLFONDO DOCG

CARATTERISTICHE TECNICHE

Area di produzione: Monfumo (TV)
Uva: Glera e vecchie varietà (Bianchetta Trevigiana e Perera)
Vigneti: Collina 250/300 mt s.l.m.
Gestione: Biologico
Sistema di allevamento: doppio capovolto tradizionale su viti di oltre 80 anni
Terreno: marnoso-argilloso dalla tipica colorazione grigia. Suoli acidi e mediamente profondi con una buona capacità di riserva idrica e una buona dorazione minerale.
Vinificazione: Pressatura soffice con pressa pneumatica, decantazione statica del mosto senza utilizzo di prodotti enologici. Affinamento in serbatoi di acciaio per 7 mesi senza alcuna filtrazione né aggiunte di solfiti
Presa di spuma: Metodo tradizionale dei colli asolani da moltissime generazioni. Il prosecco rifermenta in bottiglia in ambiente fresco e buio senza sboccatura.
Durata fermentazione: 30 giorni circa
Maturazione: Bottiglie accatastate restano minimo 6 mesi in ambiente buio e fresco.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Aspetto: colore giallo paglierino, a volte velato
Profumo: Questo è un vino in costante evoluzione, profumi freschi e fruttati nei primi mesi di vita, dopo l’anno dalla data di imbottigliamento complessità e intensità la fanno da padrone.
Gusto: Minerale, quasi salato, persistente. Rimane il leggero sentore di crosta di pane e un leggero e piacevole amarognolo tipico del prosecco. Alcool: 11%
Pressione: 2.3 atmosfere
Acidità: 5.27 g/l
Residuo zuccherino: Inferiori ad 1 g/l
Solforosa: Totale 17 mg/l, libera assente
Temperatura di servizio: 8-10° C.

COME BERE IL PROSECCO COLFONDO

Agitare delicatamente la bottiglia in modo da riportare in sospensione il lievito presente nel fondo.

FORMATI

  • Bottiglia 0.75 lt / Magnum 1.5 lt
  • Jéroboam 3 lt / Mathusalem 6 lt / Salmanazar 9 lt (Su prenotazione)
La Storia: 
Tutto è cominciato più di 40 anni fa, quando mio padre ancora studente di enologia, conobbe mia madre e soprattutto un gran contadino, mio nonno Ilario. In quegli anni mio nonno aveva poco più di un ettaro di malvasia vicino casa e, da buon contadino, vendeva tutta la sua produzione in damigiana. Finita la scuola mio padre cominciò a lavorare in una distilleria e nel tempo libero aiutava mio nonno in campagna e in “cantina”. In quegli anni nacquero un bambino di nome Luca, sua sorella Paola e un’ attività chiamata “la contea”. Quei bambini che si trovano ora qui a raccontare crebbero con i nonni materni in quanto mamma e papà avevano dato vita ad un’avventura più grande dei loro stessi sogni e dopo aver svolto tutti i giorni le loro otto ore di lavoro dipendente scendevano nello scantinato per cercar di consolidare giorno dopo giorno i loro sforzi e sacrifici. Ricordi, questi, ancora vivi e presenti nella nostra memoria. Tutta la mia famiglia impegnata nell’arco di un’intera giornata ad imbottigliare 2-300 bottiglie, le etichette da incollare completamente a mano e consegne effettuate il sabato, di persona, per coccolare i pochi clienti. In quegli anni non si parlava ancora di “estero” e ancor meno di e-commerce. Tutto si basava su una stretta di mano e qualche telefonata. In qualche anno questo nostro mondo ha subito grandi cambiamenti, compreso quello del vino; tutti cominciavano ad aggredire i mercati internazionali e ad incrementare esponenzialmente le vendite. La sera a cena ci chiedevamo cosa stessimo sbagliando, perché tutto il nostro lavoro, i sacrifici per produrre vini di qualità non ci facesse”decollare”. Poi un giorno una telefonata, un importatore americano cercava Prosecco, e si, aveva contattato anche noi. Era un giorno freddo e piovoso quando arrivò la persona designata a trovare “il miglior Prosecco” e noi eravamo tremendamente tesi. Eravamo consapevoli della qualità dei nostri prodotti ma sapevamo che la nostra cantina,un seminterrato grande poco più di un garage non era certo all'altezza di tutte quelle grandi cantine che ci sono in zona, che il nostro inglese non era dei migliori e che non siamo dei “venditori” ma dei semplici produttori. Non so descrivervi le nostre facce quando abbiamo saputo che tra qualche decina di aziende hanno scelto proprio noi. Da quel giorno sono passati 5 anni, siamo cresciuti, abbiamo sbagliato molto e molto abbiamo imparato. Una cosa in noi non è cambiata… lavorare per la qualità. Ed eccoci qui, di fronte al pc, dopo una cena in famiglia, a raccontare tutta (o quasi) la storia di un’azienda e di una famiglia che hanno saputo trasformare un sogno in realtà.
     Vignaiolo



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