Questa sera a cena....
Lo ammetto, qui gioco in casa, e le considerazioni sul prodotto finale sono viziate dalla mia partecipazione a questa esperienza di vita e di campo....
Sì, perché il Vino del Sorriso è innanzitutto un progetto, da tempo ormai realtà consolidata, che vuole fornire una visione diversa della disabilità, mettendo al centro la persona nella sua interezza, perché ognuno di noi ha qualche cosa da dare e che si può tramutare in valori, materiali, umani e spirituali dove si possono veramente costruire tutti i mondi possibili. E dal recupero di un piccolo vigneto in Candelo, Alto Piemonte, sede di un antico ricetto splendidamente conservato, nasce questa esperienza profondamente legata alla terra, dove il lavoro dell'uomo, anche con le proprie fragilità, ma soprattutto con una straordinaria volontà, valorizza la terra e viceversa.
E tutto si tramuta in gesti, sorrisi, ma anche lavoro vero: recupero di antiche varietà di vite, mantenimento di una struttura storica legata alla viticoltura fatta di varietà diverse coltivate insieme e non monovitigno, la conduzione biologica e sostenibile che riunisce varie pratiche agricole, arcaiche ma anche più attuali e scientifiche...
Il vino: in vigna sono presenti Croatina, Vespolina, Fresia, Montanera e Slarina, ma in questa annata, la 2017, a causa di due furiose grandinate riuscimmo ad assemblare solamente Vespolina, Freisa e un piccolo saldo di Montanera. Colore rubino, frutti rossi al naso, una leggera speziatura, il tannino della Freisa decisamente presente e una certa austerità, da vero piemontese
Annata sfortunata, la maturazione ottimale delle uve fu compromessa dalla grandine, ma viste le premesse in campo direi che il risultato non è male. Attendiamo con trepidazione l'imbottigliamento del 2019, ottima per quantità qualità
Il tutto impreziosito dalla bellissima etichetta realizzata per noi da Fabio Vettori, il celebre artista delle "formiche".
Per ulteriori info sul progetto:
Mi raccomando, appena possibile, passate a trovarci.....
Alla salute
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